Inestricabilmente intrecciate

1 mani verso il cielo mediodi ARIEL STOFENMACHER

Le vicende dell’ebraismo e del cristianesimo sono inestricabilmente intrecciate l’una l’altra da oltre duemila anni. È difficile, anzi impossibile, capire l’evolversi dell’umanità, in particolare del cosiddetto “mondo occidentale” senza immergersi in entrambe le tradizioni e nella loro storia in comune.
Questa affermazione è particolarmente applicabile ed evidente in America latina negli ultimi cinquecento anni. Questa lunga relazione ha avuto alti e bassi nel corso della storia, ma senza alcun dubbio dal concilio Vaticano II, e grazie alle risoluzioni che vi furono prese, stiamo vivendo un’era di fratellanza, fraternità e dialogo senza precedenti. Come erede della tradizione di Abraham Joshua Heschel, attraverso il suo discepolo prediletto, il nostro maestro e rabbino Marshall T. Meyer, il Seminario rabbinico latinoamericano dalla sua fondazione, poco più di cinquant’anni fa, ha svolto un ruolo attivo in questo dialogo, guidando progetti di avvicinamento e di intesa reciproca. Rabbini formati nella nostra casa, in tutte le città dell’America latina e nel resto del mondo dove servono le loro comunità, hanno creato rapporti di amicizia, dialogo e lavoro congiunto con sacerdoti cattolici e capi di altre tradizioni religiose. Il rapporto di amicizia tra Papa Francesco e il rabbino Abraham Skorka, rettore del seminario, è una luce che ci guida e indica il cammino da seguire. È in questo contesto che siamo onorati di presentare il nostro lavoro, frutto dello sforzo e della collaborazione di diversi capi religiosi e laici, nel quale cerchiamo un avvicinamento al concilio Vaticano II, alla dichiarazione Nostra aetate e al dialogo da allora avviato. Il motto del seminario riprende le parole del profeta Isaia (43, 10): atem edai neum Adonai (“voi siete i miei testimoni, dice il Signore”).
È nostra speranza che questo libro contribuisca a proseguire nel cammino tracciato, e che dalla comprensione e accettazione reciproca nasca l’energia per essere testimoni di Dio sulla terra, attraverso il lavoro congiunto nella costruzione di un mondo migliore.

© Osservatore Romano - 25 settembre 2016