Solennità dei Santi Pietro e Paolo Apostoli - Anno A

ptrpaul.jpgLa solennità odierna è antichissima: è stata inserita nel Santorale romano molto prima di quella di Natale. Nei secolo IV si celebravano già tre messe: una in san Pietro in Vaticano, l’altra in san Paolo fuori le mura, la terza alle catacombe di san Sebastiano dove furono probabilmente nascosti per un certo tempo, all’epoca delle invasioni, i corpi dei due apostoli.

Colletta
S
ignore Dio nostro, che nella predicazione dei santi apostoli Pietro e Paolo hai dato alla Chiesa le primizie della fede cristiana, per loro intercessione vieni in nostro aiuto e guidaci nel cammino della salvezza eterna
 

PRIMA LETTURA (At 12,1-11)
Ora so veramente che il Signore mi ha strappato dalla mano di Erode.

Dagli Atti degli Apostoli

In quel tempo il re Erode cominciò a perseguitare alcuni membri della Chiesa. Fece uccidere di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Vedendo che ciò era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro. Erano quelli i giorni degli Àzzimi. Lo fece catturare e lo gettò in carcere, consegnandolo in custodia a quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, col proposito di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua.
Mentre Pietro dunque era tenuto in carcere, dalla Chiesa saliva incessantemente a Dio una preghiera per lui. In quella notte, quando Erode stava per farlo comparire davanti al popolo, Pietro, piantonato da due soldati e legato con due catene, stava dormendo, mentre davanti alle porte le sentinelle custodivano il carcere.
Ed ecco, gli si presentò un angelo del Signore e una luce sfolgorò nella cella. Egli toccò il fianco di Pietro, lo destò e disse: «Àlzati, in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. L'angelo gli disse: «Mettiti la cintura e légati i sandali». E così fece. L'angelo disse: «Metti il mantello e seguimi!». Pietro uscì e prese a seguirlo, ma non si rendeva conto che era realtà ciò che stava succedendo per opera dell'angelo: credeva invece di avere una visione.
Essi oltrepassarono il primo posto di guardia e il secondo e arrivarono alla porta di ferro che conduce in città; la porta si aprì da sé davanti a loro. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l'angelo si allontanò da lui.
Pietro allora, rientrato in sé, disse: «Ora so veramente che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha strappato dalla mano di Erode e da tutto ciò che il popolo dei Giudei si attendeva».



SALMO RESPONSORIALE
(Sal 33)

Rit: Il Signore mi ha liberato da ogni paura.

Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.

Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

L'angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com'è buono il Signore;
beato l'uomo che in lui si rifugia.



SECONDA LETTURA
(2Tm 4,6-8.17-18)
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia.

Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timòteo

Figlio mio, io sto già per essere versato in offerta ed è giunto il momento che io lasci questa vita. Ho combattuto la buona battaglia, ho terminato la corsa, ho conservato la fede.
Ora mi resta soltanto la corona di giustizia che il Signore, il giudice giusto, mi consegnerà in quel giorno; non solo a me, ma anche a tutti coloro che hanno atteso con amore la sua manifestazione.
Il Signore però mi è stato vicino e mi ha dato forza, perché io potessi portare a compimento l'annuncio del Vangelo e tutte le genti lo ascoltassero: e così fui liberato dalla bocca del leone.
Il Signore mi libererà da ogni male e mi porterà in salvo nei cieli, nel suo regno; a lui la gloria nei secoli dei secoli. Amen.

Canto al Vangelo (Mt 16,18)
Alleluia, alleluia.
Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa
e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa.
Alleluia.



VANGELO
(Mt 16,13-19)
Tu sei Pietro, a te darò le chiavi del regno dei cieli.

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell'uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».




Commento

"tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa"
 

"Per capire l'azione e insieme la bellezza della narrazione del Vangelo, bisogna considerare il suo sfondo geografico. Cesarea di Filippo si estendeva ai piedi del monte Ermon. Una delle grotte era dedicata al dio Pan e alle ninfe. Sulla sommità di una rupe, Erode aveva fatto costruire un tempio in onore di Cesare Augusto, mentre Filippo, suo figlio, aveva ingrandito questa località dandole il nome di Cesarea. Venerare un idolo e un uomo dagli Ebrei era considerato un'opera satanica, e perciò la grotta era considerata l'ingresso del regno di Satana: l'inferno. Ci si aspettava che, un giorno o l'altro, gli abissi infernali scuotessero questa rupe e inghiottissero il tempio sacrilego. In questo luogo spaventoso, si svolse un dialogo fra Gesù, il Figlio del Dio vivente, e Simone, il figlio di Giona. Gesù parla di un'altra pietra sulla quale edificherà un altro tempio, la Chiesa di Dio. Nessuna potenza infernale potrà mai prevalere su di essa. Simone, in quanto responsabile e guardiano, ne riceve le chiavi, e così il potere di legare e di sciogliere, cioè l'autorità dell'insegnamento e il governo della Chiesa. Grazie a ciò, Simone ne è diventato la pietra visibile, che assicura alla Chiesa ordine, unità e forza. La Chiesa non potrà essere vinta né da Satana né dalla morte, poiché Cristo vive ed opera in essa. Ogni papa è il Pietro della propria epoca." (da http://www.lachiesa.it/liturgia )

Dunque con la Parola di Gesù, parola creatrice e ri-creatrice, si crea il legame nuovo tra Cielo e terra, sancito nella persona di Gesù stesso, vero Dio e vero uomo, legame proseguito per "mandato" in Pietro.

Infatti ogni papa non solo è Pietro ma è il segno, l'alter Christus, oggettivo e reale, al di la dei propri personali limiti, difetti e peccati, della sintesi ineludibile dell'incarnazione.
Certamente non esaurisce questa sintesi e l'orizzonte della grazia di Cristo ma la sancisce come punto di continuità ineludibile con Cristo Gesù stesso.
Occorre dunque guardare al papa con occhi di fede e non con occhi della carne.

Gli occhi della carne, cioè intrisi di carnalità, gelosia, disordine, impurità, superbia, relativismo, sono incapaci di guardare questa realtà che è reale e presente in ogni "papa e Pietro" da Pietro a papa Francesco.
Pertanto ogni volta che si dissocia questa continuità, questa realtà, non solo si compie peccato ma ci si inquina l'occhio e non si incontra Cristo e, paradossalmente, si sta mancando di fede.
Grottesco come i propagatori della "sola fede" siano stati senza fede.
Non senza fede nel papa o nella struttura gerarchica della Chiesa ma senza fede in Cristo Gesù unico mediatore del Padre, potenza di Dio e sapienza di Dio. Unico Signore e Salvatore.
Eppure è così. E' il grando inganno che satana, il perdente, compie nel cuore dell'uomo: staccarlo da Pietro e quindi da Cristo.

La solennità di oggi, dunque ci ricorda sia questa realtà fondante sia la realtà che però attraversa ogni battezzato che, come San Paolo, è chiamato anche lui ad essere, nella propria misura e nell'ordine della grazia, un alter Christus.
Ogni battezzato è chiamato a sancire questo legame con Cristo per Pietro e, ogni battezzato, è chiamato a difendere, in maniera opportuna e inopportuna, questa verità: solo Cristo è Signore, salvatore e mediatore tra l'umanità e il Padre; solo la Chiesa ti fa incontrare Cristo e/o ti conferma nella fede.
Al di fuori non c'è salvezza.
Solo la Chiesa, la Chiesa Cattolica, ti fa incontrare compiutamente e perfettamente il volto del Padre in Cristo.
Poiché questo legame con Pietro ti è fondamentale e indispensabile e ti viene chiesto, nello Spirito Santo, di non spezzarlo mai né in te, né nei fratelli e di difenderlo con la Passione e l'amore di Paolo.
Questa apologetica fondante ti valga più di ogni opera spirituale e di ogni penitenza o di ogni tua intuizione nello Spirito (ammesso che sia tale).
Non deviare né da un lato né dall'altro, ma fissa lo sguardo su Cristo per Pietro e con la passione di Paolo.

Paul

Slide e sussidio proposto dal Monastero del Saco Cuore

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