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Testimone dell’islam moderato

wms perennesIL CAIRO, 2. «Perdiamo un amico, un apostolo del dialogo, un intellettuale illuminato»: padre Jean-Jacques Pérennès, direttore dell’Istituto domenicano di studi orientali a Il Cairo, ricorda così sul quotidiano francese «la Croix» la figura di Mahmoud Azab, consigliere del gran imam dell’al-Azhar per il dialogo, morto domenica scorsa all’età di 66 anni.
Specialista delle lingue della Bibbia e del Corano, Azab insegnò arabo e islamistica all’Istituto nazionale delle lingue e delle civiltà orientali a Parigi e successivamente, in Egitto, divenne uno dei principali promotori del confronto interreligioso. Un impegno portato avanti, oltre che con padre Pérennès, attraverso l’amicizia con il gesuita olandese Christiaan van Nispen e la sua partecipazione agli incontri della «Fraternità religiosa» nella chiesa di Santa Maria della Pace a Il Cairo. Azab era considerato uno dei pilastri del dialogo fra l’Università al-Azhar (fra i principali centri di insegnamento religioso dell’islam sunnita) e la Santa Sede. Negli ultimi anni era divenuto consigliere del gran imam dell’al-Azhar, Amhed elTayeb, entrambi difensori — si legge su “la Croix” — di un islam del giusto mezzo, lontano da ogni estremismo e da qualsiasi strumentalizzazione politica, e fautori in Egitto dell’edificazione di uno Stato nazionale, democratico, moderno, costituzionale.

© Osservatore Romano - 3 luglio 2014