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In Giordania buoni spesa a famiglie povere prima del digiuno

caritas-bulgariaAMMAN, 28. Buoni da spendere in supermercati e centri alimentari convenzionati, a vantaggio di famiglie povere musulmane: è l’iniziativa presa mercoledì scorso dalla Caritas giordana in collaborazione con la Promising Hands Association, “sp onsorizzata” dalla principessa Alia Tabbaa. Alla vigilia del Ramadan — il mese sacro dedicato al digiuno e all’astinenza che prende il via nel fine settimana — la Caritas ha pensato di aiutare in questo modo, con la distribuzione di coupon per l’acquisto di beni di sussistenza, un centinaio di nuclei familiari musulmani bisognosi.
La consegna è avvenuta ad Amman, in un centro comunitario del quartiere Hachimi, area povera della capitale. Erano presenti fra gli altri l’arcivescovo Maroun Elias Lahham, ausiliare di Gerusalemme dei Latini per la Giordania, la principessa Alia, due parroci cattolici e alcuni esponenti religiosi musulmani. «Nel mio intervento — spiega all’agenzia Fides monsignor Lahham — ho ricordato le belle parole che Papa Francesco ha riservato al lavoro della Caritas tra i rifugiati durante la sua recente visita in Giordania e ho chiesto ai fratelli musulmani di pregare anche per i cristiani durante il Ramadan».

© Osservatore Romano - 29 giugno 2014