Musulmani ascoltate il Papa

candelaMANILA , 29. «Gli sforzi di Papa Francesco per la pace e il bene dell’umanità devono essere ascoltati e sostenuti da tutti gli esseri umani, senza distinzione di religione o credo. Nello specifico, invito i miei fratelli e i fedeli musulmani ad ascoltare e a comprendere le parole del Pontefice: vanno seguite, se vogliamo sconfiggere il terrorismo». È quanto ha dichiarato il capo del Consiglio degli imam delle Filippine, Ebra M. Moxsir al-Haj, durante un’intervista televisiva al programma “Know the Truth”, che andrà in onda i primi di gennaio 2015 in vista dell’arrivo di Papa Bergoglio nel Paese, di cui AsiaNews ha diffuso i contenuti.
Il leader islamico, che è anche cappellano delle Forze nazionali di polizia, ha sottolineato quanto sia importante «dare il benvenuto sincero al Pontefice e sostenere i suoi appelli per la cooperazione interreligiosa. Francesco — ha spiegato Moxsir al-Haj — ci spinge a improntare i rapporti fra le fedi sulla sincerità e sulla buona volontà: questa è l’unica strada per una vera pace. Io sostengo con forza la sua posizione contro l’estremismo, che non si fermerà davanti a nulla se non alla pace fra le religioni». Secondo il capo del Consiglio degli imam delle Filippine, «i buoni cristiani e i buoni musulmani vogliono la pace e la coabitazione. In questo senso è molto importante il ruolo dell’istruzione, soprattutto religiosa: se i nostri fratelli e le nostre sorelle sono educati bene nella propria fede, allora non vengono tentati dagli estremisti religiosi». Papa Francesco viaggerà di nuovo in Asia dal 12 al 19 gennaio 2015: la prima tappa è prevista in Sri Lanka, dove rimarrà fino al 15; la seconda appunto nelle Filippine. Il programma del viaggio papale prevede una giornata con i sopravvissuti al tifone Yolanda, un incontro con i leader religiosi del Paese, una messa domenicale a Manila, cui sono attese cinque milioni di persone, e una tappa è prevista anche all’università cattolica di San Tommaso (Ust). «La visita di Francesco — ha dichiarato il rettore dell’ateneo cattolico di Manila, padre Herminio V. Dagoho — sarà un’occasione per i giovani per rinnovare la loro vita, offrendola in servizio al Signore e agli altri. Quando il Papa interagisce con i giovani usando il linguaggio della misericordia, della compassione e della gioia nel diffondere l’amore di Dio — ha spiegato il rettore — i giovani, in cambio, con un cuore colmo di ispirazione potranno rinnovare la loro vita offrendola in servizio a Dio e agli altri. I giovani filippini — ha aggiunto — sono alla ricerca costante di qualcuno degno di essere seguito, qualcuno che li comprende ed esprime loro amore autentico». Padre Dagoho ha detto che l’ateneo è «enormemente felice e onorato» di poter ospitare questo incontro fra il Papa e i giovani all’interno della propria struttura. All’evento saranno presenti delegazioni giovanili di tutte le diocesi delle Filippine, esponenti dell’Associazione per l’educazione cattolica (Ceap), la rappresentanza degli atenei cattolici (Acup), oltre ai giovani partecipanti alla seconda Conferenza sulla Nuova evangelizzazione (Pcne). In preparazione all’incontro, i giovani filippini animeranno l’attesa con momenti di preghiera, recita del rosario, canti e inni, oltre che canzoni composte per accogliere il Santo Padre. Nel contesto vi saranno anche testimonianze e racconti di fede da parte dei giovani presenti.

© Osservatore Romano - 29-30 dicembre 2014