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Consacrata a Tirana la cattedrale ortodossa

Orthodox Cathedral TiranaTIRANA, 3. È il simbolo della rinascita dell’ortodossia in Albania, dopo la lunga parentesi buia dell’ateismo di Stato. È la nuova cattedrale ortodossa di Tirana dedicata alla Risurrezione di Cristo, che è stata consacrata domenica 1° giugno. I restauri hanno richiesto anni di lavoro. Al rito, presieduto dal patriarca ecumenico e arcivescovo di Costantinopoli, Bartolomeo, hanno partecipato presuli e rappresentanti di numerose Chiese ortodosse. Oltre al primate di Albania, Anastasio, erano presenti, tra gli altri, il patriarca serbo Ireneo e l’a rc i v e -scovo di Atene e di tutta la Grecia, Geronimo II.
Alla celebrazione hanno preso parte le più alte cariche dello Stato, tra cui il presidente della Repubblica, Bujar Nishani, il primo ministro Edi Rama e il presidente del Parlamento, Ilir Meta. La nuova cattedrale si trova al centro della capitale, nello stesso punto in cui, nel 1967, il regime comunista distrusse la vecchia chiesa ortodossa per fare spazio alla costruzione di un albergo. Sorte avuta in comune, fino al 1990, con tutti i luoghi di culto — chiese e moschee — che furono distrutte o trasformate in magazzini, fabbriche, caserme o luoghi di intrattenimento. Il complesso della nuova cattedrale ingloba anche una piccola chiesa dedicata alla Natività del Signore e la sede del santo sinodo della Chiesa ortodossa autocefala d’Albania. Sulla base dei risultati del censimento del 2011 — contestati dalle minoranze — è ortodosso il 6,75 per cento dei cittadini albanesi.

© Osservatore Romano - 4 giugno 2014