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Da mennonita a greco-cattolica

restaurochiesa-1SNEGUROVKA, 2. Una chiesa mennonita costruita nel 1909 nell’antico villaggio di Schoensee (oggi Snegurovka), in Ucraina, e caduta in rovina durante il regime sovietico, sta per essere restaurata e trasformata in una chiesa greco-cattolica. L’apertura ufficiale dovrebbe avvenire tra luglio e agosto. A darne notizia è il Religious Information Service of Ukraine citando come fonte il «Mennonite World Review».
Recentemente la Chiesa greco-cattolica in Ucraina se ne è assicurata la proprietà. A condurre i lavori è un anziano sacerdote ceco, Peter Trenzky, aiutato dalla sua congregazione e dal centro mennonita situato nella vicina Molochansk, organismo, con base in Canada, che si occupa di finanziare il p ro g e t t o . «Inizialmente padre Peter aveva paura che i mennoniti si volessero riprendere la chiesa», racconta George Dyck, tesoriere degli amici del centro mennonita, il quale descrive l’intervento come un «reciproco abbraccio di mennoniti che tornano con i loro ex compaesani». Per Darrin Snyder Belousek, direttore esecutivo di Bridgefolk, un movimento composto da mennoniti e cattolici (con sede in Nord America) che si incontrano annualmente per imparare dalle reciproche tradizioni, ha detto che la ristrutturazione «è il frutto del rinnovamento della Chiesa cattolica in Ucraina». E ha fatto un parallelo tra le esperienze dei cattolici ucraini e dei mennoniti russi: i primi hanno perso le loro chiese, non avevano tutela giuridica e sono sopravvissuti come Chiesa sotterranea durante l’era sovietica; i secondi non sono stati ufficialmente riconosciuti dai sovietici e sono stati assimilati con i battisti. Entrambe le Chiese — ha detto Snyder Belousek — «di fronte alla repressione, subita in circostanze analoghe da parte dello stesso oppressore, hanno dovuto fare delle scelte assai costose per mantenere la fedeltà».

© Osservatore Romano - 2-3 giugno 2014