Messaggio di S.S. Bartolomeo I, Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, al Santo Padre Francesco in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo 2015

pietro paolo bacio santo 2Riportiamo di seguito il testo del Messaggio che il Patriarca Ecumenico di Costantinopoli, S.S. Bartolomeo I, ha inviato al Santo Padre Francesco in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Il Messaggio è stato consegnato al Papa questa mattina nel corso dell’Udienza alla Delegazione del Patriarcato Ecumenico di Costantinopoli:

Messaggio di S.S. Bartolomeo I

His Holiness and Beatitude Pope Francis of Elder Rome: rejoice in the Lord.

It is with delight and thanksgiving to the God in Trinity that we hasten once again this year to concelebrate with You the sacred commemoration of the Chief among the Apostles, Peter and Paul, founders and protectors of Your most holy Church and unshakeable pillars of the universal One, Holy, Catholic and Apostolic Church of Christ. We do so again herewith in adherence to an already long and blessed tradition of the exchange of formal visits of Delegations from our two ancient Churches during one another’s Thronal feast as an expression and manifestation of the bond of love, which by God’s grace holds us together, guiding our steps to greater rapprochement between us until the dawn of that much-desired day of our unity in the common faith of the Gospel and of the Fathers in the same Chalice of life.

Following this sacred custom, this year we again recall with profound sentiments and much gratitude the great gift from God toward our most holy Church of Constantinople that was honored by Your Holiness’ personal visit and participation in the celebration of our Thronal feast last year. This communion person-to-person left behind an indelible joy in our heart, and so we would like to use this occasion to express once more the thanks of our Church and ourselves personally in the hope and wish that we shall again have in the not too distant future the joy of this personal communion with each other.

The celebration of the Thronal feast of our Churches is a reminder, Your Holiness, of the very significant fact that, despite the regrettable interruption of full communion among us, both of our Churches remain united in honoring the memory of our common Saints, who comprise the stable foundation on which we are called to build full union inasmuch as the Church of Christ is essentially a communion of Saints. This holds true especially for the Chief among the Apostles, Peter and Paul, who through their preaching but also with their blood invite us even today to increase our efforts in order that our already existing communion in honoring the Saints may as in the past become a communion also in the body and blood of the Leader of our Faith, our Lord Jesus Christ.

Our efforts toward this sacred goal are rendered for years in the field of erasing theological differences, which have been accrued by an entire millennium of estrangement among our Churches, through our ongoing Dialogue. We are called to support this Dialogue with all our strength by means of active participation in the appropriate Committee of the best theological representatives at the disposal of our Churches, so that this difficult work may continue beyond political or other forms of motivations, particularly in the present critical phase when we are examining the thorny issue of Primacy in the Church.

However, as Your Holiness has emphasized, our unity must be sought and edified not only in our common past, but also in the contemporary reality lived in the world, which invites us jointly to transmit to modern man the message of the Gospel about joy, hope and love. Therefore, we personally greet the recent Apostolic Exhortation of Your Holiness to the world, namely EVANGELII GAUDIUM in 2013 and especially the Encyclical only days ago and entitled LAUDATO SI’. The latter filled us with immense satisfaction, given that our most holy Church of Constantinople was the first in the Christian world to proclaim publicly the urgent need to protect the natural environment, which is deplorably threatened by human greed, which we did through the Encyclical of our late predecessor Ecumenical Patriarch Demetrios in 1989, as well as with an series of conferences and other activities initiated by our Modesty.

Wherefore, by together conveying the message of the Gospel to the contemporary world and the existential problems of concern to it, we also approach one another in our responsibility of continuing the work of the saintly Apostles that we honor, thereby manifesting through our efforts that “they did not run their course in vain” (Phil. 2, 16) and that our faith “is declared throughout the world” (Rom. 1,8).

These personal thoughts and sentiments, together with our congratulatory fraternal wishes on the occasion of the Thronal feast of Your sister Church, will be brought to Your Holiness by our Delegation led by His Eminence Metropolitan John of Pergamon, accompanied by His Eminence Metropolitan Maximos of Selyvria and the Very Reverend Protopresbyter Heikki Huttunen, who will assure You of the deepest feelings of love and great honour of our most holy Church to Your Holiness and Your most holy Church. May the Protocoryphaeoi Apostles, whom we honor together, always intercede “for the stability of the holy churches of God and for the unity of all.” Amen.

June 19, 2015

Your Holiness’

Beloved brother in the Lord

© http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino.html - 27 giugno 2015




Di seguito una nostra traduzione italiana del messaggio di Bartolomeo consegnato al Pontefice dalla delegazione del patriarcato.


Sua Santità e Beatitudine Papa Francesco dell’Antica Roma: rallegratevi nel Signore
È con gioia e rendimento di grazie a Dio Trino che anche quest’anno ci accingiamo a concelebrare con lei la sacra commemorazione dei principali tra gli apostoli, Pietro e Paolo, fondatori e protettori della sua santissima Chiesa e solidi pilastri della Chiesa universale di Cristo, Una, Santa, Cattolica e Apostolica. Lo facciamo aderendo alla tradizione ormai consolidata e benedetta dello scambio di visite formali di Delegazioni delle nostre due Chiese antiche nelle reciproche feste del Trono, come espressione e manifestazione del vincolo di amore che, per grazia di Dio, ci tiene uniti, guidando i nostri passi verso un maggiore ravvicinamento tra noi, fino all’alba del tanto auspicato giorno della nostra unità nella fede comune del Vangelo e dei Padri nello stesso Calice di vita. Seguendo tale sacra consuetudine, quest’anno ricordiamo anche con sentimenti profondi e molta gratitudine il grande dono di Dio alla nostra santissima Chiesa di Costantinopoli di essere onorata dalla sua visita personale, Santità, e dalla sua partecipazione alla celebrazione della nostra festa del Trono lo scorso anno. Questa comunione da persona a persona ha lasciato dietro di sé una gioia indelebile nel nostro cuore, e quindi desideriamo approfittare di questa occasione per esprimere ancora una volta il ringraziamento della nostra Chiesa e quello nostro personale, con la speranza e il desiderio di poter vivere di nuovo, in un futuro non troppo lontano, la gioia di questa comunione personale reciproca. La celebrazione della festa del Trono delle nostre Chiese, Santità, ci ricorda il fatto molto importante che, malgrado la deplorevole interruzione della piena comunione tra noi, le nostre due Chiese rimangono unite nell’onorare la memoria dei nostri Santi comuni, che includono le solide fondamenta sulle quali siamo chiamati a costruire la piena unione, in quanto la Chiesa di Cristo è essenzialmente una comunione di Santi. Ciò vale specialmente per i principali tra gli apostoli, Pietro e Paolo, che attraverso la loro predicazione, ma anche con il loro sangue, ci invitano ancora oggi a intensificare i nostri sforzi affinché la comunione che già esiste nell’onorare i santi possa diventare, come in passato, una comunione anche nel corpo e nel sangue del Capo della nostra Fede, nostro Signore Gesù Cristo. I nostri sforzi tesi a questo sacro obiettivo da anni vengono compiuti nel campo della cancellazione, attraverso il nostro Dialogo permanente, delle differenze teologiche che si sono accumulate in un intero millennio di allontanamento tra le nostre Chiese. Siamo chiamati a sostenere tale Dialogo con tutte le nostre forze attraverso la partecipazione attiva, nel Comitato competente, dei migliori rappresentanti teologici di cui dispongono le nostre Chiese, affinché questo difficile lavoro possa proseguire al di là delle motivazioni politiche o di altro genere, specialmente nell’attuale fase difficile in cui stiamo esaminando la spinosa questione del Primato nella Chiesa. Tuttavia, come lei, Santità, ha sottolineato, la nostra unità va ricercata ed edificata non soltanto nel nostro passato comune, ma anche nella realtà contemporanea vissuta nel mondo, che ci invita a trasmettere insieme all’uomo moderno il messaggio evangelico della gioia, della speranza e dell’amore. Pertanto, Santità, noi personalmente accogliamo con favore i suoi documenti recenti, ovvero la Evangelii gaudium, del 2013, e in particolare l’Enciclica Laudato si’, promulgata solo pochi giorni fa. Quest’ultima ci ha colmato di immensa soddisfazione, considerato che la nostra santissima Chiesa di Costantinopoli è stata la prima del mondo cristiano a proclamare pubblicamente l’urgente necessità di proteggere l’ambiente naturale, che purtroppo è minacciato dall’avidità umana, cosa che abbiamo fatto attraverso l’Enciclica, del 1989, del nostro predecessore di venerata memoria, il Patriarca Ecumenico Demetrios, come anche con una serie di conferenze e di altre attività avviate dalla nostra umile persona. Pertanto, trasmettendo insieme il messaggio del Vangelo al mondo contemporaneo e affrontando i problemi esistenziali che lo riguardano, ci avviciniamo gli uni gli altri anche nella nostra responsabilità di proseguire l’opera dei santi Apostoli che onoriamo, manifestando così attraverso i nostri sforzi che essi non hanno «corso invano né invano faticato » (Fil 2, 16) e che la nostra fede «si espande in tutto il mondo» (Rm 1, 8). Queste riflessioni e questi sentimenti personali, insieme ai nostri auguri fraterni in occasione della festa della Cattedra della sua Chiesa sorella, le verranno portati, Santità, dalla nostra Delegazione, guidata da Sua Eminenza il Metropolita Giovanni di Pergamo, accompagnato da Sua Eminenza il Metropolita Massimo di Selyvria e dal Reverendissimo Protopresbitero Heikki Huttunen, che l’a s s i c u re r a n - no dei sentimenti più profondi di amore e di grandissimo rispetto della nostra santissima Chiesa per lei, Santità, e per la sua santissima Chiesa. Possano gli Apostoli Protocorifei, che onoriamo insieme, intercedere sempre “per la stabilità delle sante chiese di Dio e per l’unità di tutti”. Amen.

19 giugno 2015
L’amato fratello nel Signore di Vostra Santità

© Osservatore Romano - 28 giugno 2015