L’intronizzazione del nuovo patriarca di Cilicia degli armeni

gregorio pierre«La grazia divina e celeste... chiama Grégoire Pierre dall’episcopato al patriarcato»: con queste parole pronunciate dai vescovi armeni ha avuto inizio domenica pomeriggio, 9 agosto, il rito di intronizzazione del ventesimo patriarca di Cilicia. Con la solenne cerimonia, svoltasi nella sede di Bzommar, in Libano, Grégoire Pierre XX Ghabroyan ha così iniziato il suo nuovo servizio come «padre e capo» della Chiesa di Cilicia degli armeni cattolici. Un titolo rievocato dagli stessi fratelli nell’episcopato quando gli hanno consegnato il pastorale, per poi accompagnarlo sul trono patriarcale. Alla presenza di un folto numero di fedeli, hanno partecipato il catholicos della Chiesa armena apostolica di Cilicia, Aram I; il patriarca dei siro cattolici, Ignace Youssif III Younan; il patriarca della Chiesa ortodossa di Antiochia, Giovanni X Yazigi; il patriarca copto cattolico, Ibrahim Isaac Sidrak; e il rappresentante di Karekin II, patriarca supremo e catholicos di tutti gli armeni. Presenti anche i nunzi apostolici in Siria e in Libano, gli arcivescovi Mario Zenari e Gabriele Caccia. Eletto dal santo sinodo lo scorso 24 luglio successore di Nerses Bedros XIX Tarmouni, morto il 25 giugno, Grégoire Pierre XX Ghabroyan aveva subito richiesto a Papa Francesco la comunione ecclesiastica. In una lettera in francese datata 25 luglio, il patriarca spiegava al Pontefice che «malgrado l’età avanzata, la debolezza e l’indegnità, è piaciuto alla Divina provvidenza» e ai suoi fratelli nell’episcopato chiamarlo a servire la Chiesa armena in qualità di Catholicos patriarca di Cilicia, «in questi tempi difficili». «Abbandonandomi completamente alla misericordia infinita del Signore — aggiungeva nella missiva — ho accettato l’elezione canonica compiuta con la maggioranza richiesta dei due terzi». Da qui la richiesta della concessione dell’Ecclesiastica communio al Pontefice «che presiede alla carità nella Chiesa», seguendo in questo «l’esempio ammirabile» dei propri «venerati predecessori, che hanno sempre testimoniato alla sede dell’apostolo Pietro e ai suoi successori» fedeltà e dedizione costanti. La celebrazione si è svolta nel piazzale antistante il convento di Bzommar — nell’omonimo villaggio, trentasei chilometri a nord est della capitale libanese, a quasi mille metri di altitudine — che da oltre duecentosessant’anni funge da sede patriarcale della Chiesa armeno cattolica. Quest’ultima infatti è nata nel 1742, dopo un primo tentativo nel 1714 e subito fallito di eleggere un patriarca per gli armeni cattolici. La costruzione del convento di Bzommar fu ultimata invece dopo il 1749.

© Osservatore Romano - 13 agosto 2015