Velo islamico e libertà religiosa

burqaAMSTERDAM, 26. Niente burqa, ma solo all’interno dei locali pubblici: è il contenuto di un provvedimento allo studio nei Paesi Bassi che riaccende così il dibattito sull’uso dei simboli religiosi. Secondo quanto riportato da organi di informazione, il Governo di Mark Rutte ha infatti messo a punto un disegno di legge che intende imporre un divieto parziale del burqa (il velo integrale islamico), che non potrà più essere indossato in luoghi pubblici come scuole, ospedali, mezzi di trasporto, ministeri e uffici dello Stato.
Tale proposta sarà ora inviata ai consulenti legali per avere una valutazione sulla compatibilità con la legge nazionale, visto che un simile provvedimento era stato già rigettato nel 2012 perché ritenuto contrario alla libertà di religione prevista dalla Costituzione. In base alla nuova proposta di legge, le donne potranno continuare a indossare il burqa nelle strade o nei luoghi privati, incluse le cliniche. Il provvedimento che, è stato precisato, «non ha alcuna connotazione religiosa» ma solo di ordine pubblico, prevede dunque il divieto soltanto «in situazioni specifiche in cui è essenziale che le persone possano essere viste». Chi non rispetta tale divieto rischia una multa fino a 405 euro. Il Governo «ha cercato di trovare un equilibrio fra la libertà delle persone di indossare ciò che vogliono e l’importanza di una loro comunicazione reciproca e riconoscibile», ha spiegato il primo ministro, che con il suo precedente esecutivo aveva tentato di introdurre il bando totale. «Non c’è ragione per un bando totale da applicare in tutti i luoghi pubblici», ha dichiarato questa volta Rutte. Il provvedimento ha suscitato proteste all’interno della comunità musulmana e di alcuni esponenti dei partiti di opposizione che hanno criticato l’effettiva utilità del disegno di legge. Per Annelies Moors, antropologa dell’Università di Amsterdam, sarebbero molto poche — tra le cento e le cinquecento — le donne che nei Paesi Bassi sono solite indossare il velo integrale. Il Governo ha comunque assicurato che sottometterà il testo di legge all’esame del Consiglio di Stato. Nel luglio dell’anno scorso, la Corte europea dei diritti dell’uomo aveva convalidato il divieto di indossare in pubblico il velo islamico integrale, ritenendo che tale proibizione non costituisce un limite alla libertà religiosa. Del resto, il divieto almeno parziale del burqa e del niqab (il velo che lascia scoperti i soli occhi) è stato già adottato in Francia, dove la violazione può comportare una multa fino a 150 euro, in Belgio e in alcune regioni della Svizzera.

© Osservatore Romano - 27 maggio 2015