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Mor Ignatius Aphrem II alla guida dei siro-ortodossi

Cyril AphremBEIRUT, 1. La Chiesa siro-ortodossa ha eletto il suo centoventitreesimo patriarca. Si tratta del quarantottenne, di origine siriana, Cyril Aphrem Karim, che prende il posto di Ignatius Zakka I Iwas, morto il 21 marzo scorso, a quasi 81 anni, in un ospedale di Kiel, in Germania. La sua elezione è avvenuta nel quartier generale della Chiesa siro-ortodossa, nella località libanese di Atshaneh, a nord-est della capitale Beirut. Karim, il cui titolo ufficiale sarà quello di patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente, era finora arcivescovo degli Stati Uniti d’America orientali.
Prenderà il nome di Mor Ignatius Aphrem II. La Chiesa siro-ortodossa è una delle più antiche comunità cristiane orientali, che conta oltre quattro milioni di fedeli che vivono in Siria, Libano e Iraq. Comunità siroortodosse sono presenti anche in Germania, in Svezia e negli Stati Uniti, a seguito delle forti ondate migratorie avvenute a partire dal XIXsecolo. Il nuovo patriarca è nato a Qamishli, capoluogo di una provincia siriana del nord-est, incuneata tra i confini di Turchia e Iraq. Ha studiato presso il seminario teologico di Sant’Efrem di Atchaneh, in Libano. Nel 1980 si è trasferito nell’arcidiocesi di Aleppo per poi proseguire gli studi presso il seminario copto di teologia del Cairo, in Egitto. Sempre in Egitto, nel 1985, è stato ordinato monaco. Nel 1996 il patriarca Zakka lo ha nominato vescovo della costa orientale degli Stati Uniti. Da allora ha sempre risieduto a Teaneck, nel New Jersey. Non è ancora chiaro, secondo le fonti di agenzia, se il nuovo patriarca stabilirà la propria sede in Siria o in Libano. La sua nomina, come è noto, avviene in un momento di grande incertezza per i cristiani del Vicino Oriente. Difficoltà che si acuiscono in Siria, dove le città cristiane sono spesso prese di mira nei combattimenti.

© Osservatore Romano - 2 aprile 2014