Per portare la croce dei cristiani in oriente

alba nuova 1ROMA, 8. Per il 10 febbraio, mercoledì delle ceneri, la fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che Soffre (Acs) ha promosso una giornata mondiale di preghiera e digiuno per la pace in Siria e in Iraq, invitando tutti i cristiani del mondo ad aderire all’iniziativa che porta il titolo «Porterai la loro Croce per un giorno? Nel mercoledì delle ceneri prega e digiuna per Iraq e Siria». È possibile prendere parte alla campagna anche attraverso i social network, utilizzando gli hashtag #fastandpray #carrythecross e #AshWednesday.
Il comunicato che accompagna la proposta contiene dichiarazioni del patriarca di Babilonia dei Caldei, Louis Raphaël I Sako, e del patriarca di Antiochia dei Greco-Melkiti, Gregorios III Laham, che hanno invitato benefattori, volontari, dipendenti e collaboratori delle ventuno sedi di Acs nel mondo e tutti i credenti a pregare e digiunare per la pace «nelle nostre amate nazioni ». « Abbiamo estremo bisogno — sottolinea Sako — del vostro aiuto ma quello che vi chiediamo ora è la misericordia. Pregate e digiunate affinché il Signore abbia misericordia di noi», affinché «possiamo rimanere nella nostra amata patria e chi l’ha già lasciata possa farvi ritorno». D all’inizio della crisi siriana (marzo 2011), la fondazione Aiuto alla Chiesa che soffre ha realizzato progetti a sostegno della popolazione di Siria e Iraq per un totale di 27.670.000 euro. «Da cinque anni ormai continuiamo a camminare nel deserto e il vostro costante aiuto è stato per noi come la manna che il Signore ha fatto scendere dal cielo per gli israeliti», scrive Laham ponendo l’accento sulla drammatica situazione in cui versano la sua comunità e l’intero popolo siriano: «Assistiamo alle atroci sofferenze dei bambini, all’agonia dei loro genitori e siamo costantemente circondati dall’odio e dalla morte. L’unico nostro desiderio è di tornare a vivere in pace». Il patriarca greco-melkita chiede ai cristiani nel mondo di pregare e digiunare a sostegno dei fratelli nella fede mediorientali: «In questa quaresima portate la nostra Croce come Simone di Cirene ha fatto con Gesù». All’iniziativa di preghiera, rende noto Acs, ha aderito anche padre Jacques Mourad, sacerdote siriano tenuto in ostaggio dal sedicente Stato islamico per oltre cinque mesi. «La preghiera — ha detto — è veramente la fonte di tutti i miracoli che il buon Dio può realizzare ed è fondamentale credere alla sua forza». In vista della quaresima, sempre Acs, ha anche lanciato una campagna per la realizzazione di sei progetti, uno per ognuna delle settimane che precedono la Pasqua, per aiutare i 250.000 cristiani rimasti in Iraq a vivere dignitosamente e a mantenere una fede viva.

© Osservatore Romano - 08-09 febbraio 2016