Dalla parrocchia latina della Striscia ormai divenuta una prigione, la suora torna a raccontare ai media vaticani le difficoltà e le speranze di una popolazione impaurita dalle bombe e fiaccata dalla mancanza dei beni di prima necessità: “Viviamo senza nulla ma preparando i cuori con la fede e la speranza”. Il nuovo appello al mondo: serve la pace, le guerre non hanno né vincitori né vinti.
 
“Stiamo sperimentando delle tenebre profondissime che avvolgono migliaia di persone, in tanti luoghi nel mondo, in particolare in Ucraina e in Terra Santa. Quanta desolazione! Non possiamo abituarci alla guerra, ai combattimenti che non risparmiano deboli e innocenti, soprattutto i bambini: dovremmo sempre guardare attraverso le loro lacrime, attraverso il pianto dei più piccoli. È da lì che capiamo tutto l’orrore e la violenza della guerra, dell’ingiustizia e quanto questo sia inaccettabile”. 
 
Su L'Osservatore Romano la testimonianza del vicario apostolico di Aleppo da un Paese in cui la povertà dilaga e dove un’intera generazione ha visto solo la guerra.
 
Cari amici, vi invio dalla Siria la meditazione pasquale con l'augurio di vivere con pienezza la Settimana Santa.
 
«La Chiesa sta vivendo un lungo venerdì santo, ma il cristianesimo resta una proposta che cambia il mondo». Le parole del cardinale Pizzaballa e di padre Patton.