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QUANDO A ROMA NEVICO’ D’ESTATE - Santa Maria Maggiore - Icona Salus Populi Romani - Betlemme - Efeso

icona della Salus Populi RomaniPubblichiamo questo articolo di Laura Boazzelli - reperibile anche in ENGLISH
anche per la devozione sempre dimostrata da Papa Francesco, prima e dopo i suoi viaggi pastorali.
Un sogno, un prodigio e tanta fede. Sono questi elementi a rendere particolare e suggestiva la storia della
basilica papale di Santa Maria Maggiore, considerata il più antico santuario mariano d’Occidente. Le origini di questa chiesa – unica tra le basiliche capitoline a conservare le strutture di epoca romana, sia pure arricchite di aggiunte successive – si perdono nel mito, alimentando leggende e misteri. La più nota è quella raccontata da fra Bartolomeo da Trento, un letterato del XIII che nei suo “liber” raccoglie le testimonianze sui miracoli attribuiti alla Madonna. E’ lui a raccontare quello che fu un vero e proprio miracolo: una nevicata a Roma in piena estate.

Una visione mistica

Nella notte tra il 4 e il 5 agosto del 458 d.C., il sonno del patrizio romano Giovanni viene bruscamente interrotto da un lampo di luce. Gli appare la Madonna, tutta ammantata di luce. La visione si conclude con una richiesta da parte della Vergine: “Costruiscimi una chiesa nel punto in cui domani troverai la neve”. Secondo frate Bartolomeo, Giovanni e sua moglie da tempo desideravano impiegare i solo soldi per costruire un edificio in onore della Madre di Gesù. E adesso è lei stessa a chiederglielo. Il sogno è la promessa di un segno straordinario che Giovanni riferisce subito al suo vescovo, Papa Liberio. E con sua grande sorpresa, il nobile scopre che il Pontefice ha ricevuto la stessa visione mariana. Liberio e Giovanni scendono nelle strade della Capitale di quello che è un impero al collasso che non riesce più a respingere le invasioni dei barbari.

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