Marocco. Chiesa chiede all'Europa più sensibilità sui migranti

Migranti provenienti dal Marocco ANSALa società europea ha urgente bisogno di avere una maggiore “consapevolezza” circa l’impatto della questione dei rifugiati; mantenere le persone “al di fuori dei confini” non può essere una soluzione: così, in sintesi, mons. Santiago Agrelo, arcivescovo di Tangeri, in Marocco, commenta l’attuale emergenza emigrazione.

Moltissimi migranti muoiono nel deserto subsaharinao senza che nessuno ne parli
Riferendosi, in modo specifico, alle difficoltà dei migranti nell’attraversare la regione subsahariana, il presule sottolinea: “Nel deserto, molte persone muoiono e nessuno ne parla – afferma il presule – L’Europa sa cosa sta succedendo, ma non ne sembra affatto colpita”. Sottolineando come la disperazione segni la vita di molti migranti e rifugiati, mons. Agrelo evidenzia i tanti problemi che essi devono affrontare nei Paesi di accoglienza, come l’accesso all’alloggio ed al cibo. “Sono ostacoli che la maggior parte degli europei non immagina perché non li vive”, dice il presule.

Sui migranti sono violati il diritto di emigrare ed il diritto all’incolumità fisica
“Tutti abbiamo il diritto di cercare, nel mondo, un posto che ci sembra migliore – continua l’arcivescovo di Tangeri – Si tratta di un diritto riconosciuto da tutte le nazioni che hanno firmato la Carta dei diritti fondamentali, tra i quali c’è il diritto di emigrare ed il diritto all’incolumità fisica, costantemente violati”. Quindi, l’arcivescovo di Tangeri sottolinea che uno dei primi passi per affrontare la crisi dei rifugiati è quello di vincere la battaglia dell’informazione, affinché quest’ultima non sia mai parziale, ma possa aiutare davvero i migranti a risolvere le loro difficoltà.

Attenzione al linguaggio quando si parla di migranti
Centrale, in quest’ottica, anche la necessità di guardare al linguaggio: “Non è la stessa cosa dire migrante o illegale, clandestino o povero che varca la frontiera – afferma mons. Agrelo”, esortando infine la politica a rispondere alla crisi in modo concreto, “senza ignorare il problema o cercando di mantenere i migranti oltre confine”. (I.P.)

  ©  RV   25.8.2017