L'omaggio degli imam al memoriale della Shoah

shoaParigi, 6. L'islam è una religione "di amore e di tolleranza": lo hanno voluto ribadire una trentina di imam riunitisi lunedì sera al Memoriale della Shoah a Drancy, vicino a Parigi. "In un momento in cui si assiste a una recrudescenza di razzismo e di paura dell'islam, diciamo "no", diciamo che è possibile vivere insieme", ha detto l'imam di Drancy, Hassen Chalghoumi, aggiungendo che "stasera si dimostra che esiste un islam di Francia senza influenze, senza ingerenze, senza fanatismo, si sottolinea l'importanza della vita umana per l'islam, che rifiuta il fondamentalismo, il razzismo e la barbarie".
Gli imam, vestiti con le loro tradizionali tuniche, sono venuti in pullman da diverse città francesi accompagnati dai responsabili delle associazioni di culto. L'incontro era nel vecchio campo di concentramento nel quale tra il marzo 1942 e l'agosto 1944 furono condotti sessantatremila dei settantaseimila ebrei poi deportati verso i campi di sterminio nazisti. Dopo aver deposto una ghirlanda in memoria delle vittime, sono stati ricevuti all'interno del Memoriale della Shoah dal suo direttore, Jacques Fredj. Era presente anche il ministro dell'Interno, Manuel Valls, il quale, commentando il significato della visita, ha osservato che "queste sono immagini forti che parlano meglio delle parole e dei discorsi. Il mondo ha bisogno di pace e di concordia, di persone che dialogano e si ascoltano". Secondo il ministro, l'islam di Francia deve organizzarsi per rappresentare l'immensa maggioranza dei musulmani e lasciar parlare le voci più moderne; Valls ha anche auspicato "imam formati in Francia", spiegando che "non abbiamo bisogno di agenti provenienti da Paesi stranieri".
All'evento - concluso da una cena al Centro culturale di Drancy offerta in occasione dell'Aïd-el-Mouled, anniversario della nascita del profeta Maometto - hanno partecipato anche rappresentanti di altre fedi.

(©L'Osservatore Romano 7 febbraio 2013)