MASSACRO DI MARKOWA La Polonia celebra i giusti che salvarono gli ebrei

la polonia celebra i giusti che salvarono gli ebrei I coniugi Ulma con quattro dei loro figliIl 24 marzo 1944 i coniugi Ulma e i loro figli furono fucilati per aver nascosto due famiglie ricercate
- WłODZIMIERZ RęDZIOCHI

l 24 marzo 1944, nel villaggio di Markowa, nel sud-est della Polonia occupata dai nazisti accadde

un fatto che sconvolse non soltanto i suoi abitanti ma tutta la regione: i gendarmi tedeschi fucilarono un’intera famiglia, gli Ulma, compresi sei bambini (il settimo era nel grembo materno) per aver nascosto ed aiutato degli ebrei. Gli Ulma sono stati dichiarati dal comitato ebraico "Giusti tra le nazioni", mentre la Chiesa cattolica, tenendo conto del loro fervore religioso e del gesto estremo motivato dall’amore cristiano verso il prossimo, ha cominciato nel 2003 il processo diocesano di beatificazione.

Va ricordato che durante l’occupazione nazista della Polonia circa 1 milione di polacchi in vario modo aiutarono degli ebrei malgrado il grandissimo rischio che correvano. La Polonia fu l’unico Paese dove l’occupante tedesco introdusse una legge draconiana: qualsiasi tipo di aiuto agli ebrei veniva punito con la pena di morte. Ma malgrado tutto i polacchi sono riusciti a portare aiuto e salvare circa 300.000 ebrei e per questo motivo sono il gruppo nazionale più numeroso tra i “"Giusti tra le nazioni": 6706 su 26513 (dati del 31 dicembre 2016).

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