Ortodossi: Francesco, un "dono di Dio". Chiese Riformate: la sua gioia dà speranza

ecumenismo-1E’ ancora forte l’eco delle parole di Papa Francesco ieri ai rappresentanti delle Chiese e delle comunità ecclesiali, del popolo ebraico e delle varie religioni. Il Pontefice ha ribadito la volontà di proseguire nel dialogo, nella responsabilità verso l’altro e nella necessità di lavorare insieme per la riconciliazione e la pace. In precedenza, nel suo saluto, il Patriarca ortodosso ecumenico, Bartolomeo I, aveva espresso la stessa intenzione e disponibilità a camminare insieme. Adriana Masotti ha raccolto le impressioni del Metropolita Zervos Gennadios, arcivescovo ortodosso d’Italia e Malta del Patriarcato ecumenico: RealAudioMP3

R. – Il Patriarca Bartolomeo ha sottolineato molto questo grande problema dell’unità, ha evidenziato che le Chiese devono camminare insieme, collaborare per realizzare la volontà di Dio e cioè "Che tutti siano una cosa sola".

D. – C’è stato anche un richiamo all’attenzione verso i poveri, ai piccoli, a quelli che soffrono, ad esempio, anche per la crisi economica di questi tempi…

R. – Non è la prima volta che il Patriarca parla della Chiesa povera, che ci ricorda che dobbiamo aiutare i piccoli e che dobbiamo tutti insieme essere loro vicini e dare spiritualità, amore e pace.

D. – Qual è la sua impressione su Papa Francesco e quella degli altri rappresentanti ortodossi?

R. – Io credo che Papa Francesco sia meraviglioso. E’ una personalità mandata da Dio. La sua allegria, la sua gioia, la sua umiltà, la sua semplicità, la sua disponibilità: tutte queste cose, questi carismi ci hanno impressionato. Tutti preghiamo per la sua salute, per la sua missione che è straordinaria. Siamo sicuri che Dio lo aiuterà e lo farà camminare sulla stessa via: la via dell’unità, la via della riconciliazione, la via della fratellanza, la via della pace e dell’unità dei cristiani.

D. – Quando il Papa ci ha spiegato perché ha scelto il nome Francesco, ha citato la povertà, ha ricordato Francesco come uomo di pace e ha fatto riferimento anche alla salvaguardia del Creato, dell’ambiente. Questo è un tema che sta molto a cuore al Patriarca Bartolomeo e alla Chiesa ortodossa…

R. – Sì, l’hanno chiamato anche il “Patriarca verde”… Lui è un grande protagonista della tutela del Creato. Ha organizzato tanti simposi, tanti convegni, tanti congressi internazionali sul Creato, tanti viaggi per parlare del Creato. E non solo questo: ha chiamato anche le altre Chiese e confessioni cristiane ad assumere le loro responsabilità, in particolare la Chiesa cattolica romana.

D. – Quindi, questa sottolineatura di Papa Francesco vi fa piacere?

R. – Questo è un dono di Dio: nella scelta del nome “Francesco” c’è tutto. La semplicità, l’umiltà, il bene, la pace, la serenità, la disponibilità, il sacrificio… Questo amore verso il Creato è una cosa meravigliosa, veramente. E poi, non soltanto il nome, ma anche la personalità del Papa: speriamo che durante la sua missione si possano fare tante cose utili per l’uomo, per il Creato, per la pace, per la giustizia e per i diritti umani. Io ho salutato il Papa: Sua Santità il Patriarca Bartolomeo mi ha presentato. E’ una cosa molto, molto bella: lui ha parlato con me come un padre, come un fratello. E questa vicinanza, questo carisma che lui ha nel comunicare con il prossimo è un grande dono. Sono contento, contentissimo, e pregherò sempre per la sua salute e per la sua straordinaria missione.

Ma come sta vivendo l’inizio del Pontificato di Papa Francesco la Comunione delle Chiese Riformate? Al microfono di Adriana Masotti ascoltiamo il pastore Setri Nyomi, segretario generale della Comunione Mondiale delle Chiese Riformate: RealAudioMP3

R. – The Reformed Churches are also sharing...
Anche le Chiese Riformate condividono la gioia in questo momento della Chiesa cattolica romana per l’insediamento di Papa Francesco. Siamo incoraggiati soprattutto dal modo con cui si è mostrato nella Chiesa, che ha bisogno di farsi sempre più custode dei doni di Dio, ma anche dall’umiltà con cui lui ha iniziato il suo Pontificato. Ci dà un senso di speranza perché proprio lui è venuto a guidarci in questo momento. Noi lo riconosciamo come una guida mondiale, per lui vogliamo pregare e a lui vogliamo essere vicini.

Un’impressione positiva è stata espressa anche dal generale Linda Bond, presidente dell’Esercito della Salvezza: RealAudioMP3

R. – Well I’m with the Salvation Army....
Io appartengo all’Esercito della Salvezza e la mia prima impressione è estremamente positiva. Lui sta dicendo tutte quelle cose in cui crede l’Esercito della Salvezza e che ci stanno molto a cuore.

D. – Quale impulso prevede che possa venire anche per il suo lavoro?

R. – I’m very inspired by...
Io mi sento molto ispirata dalla dedizione del Papa nel vivere una vita semplice. Mi sento ispirata dal fatto che lui voglia farsi interprete delle persone emarginate e sono molto, molto contenta che il Papa voglia essere vicino alla gente. Credo che nel XXI secolo per la Chiesa questi siano assolutamente alcuni dei valori più importanti che una guida mondiale debba avere.

D. – Può già sottolineare un aspetto, una parola, che l’ha particolarmente sollecitata?

R. – Humility.
L’umiltà.


© www.radiovaticana.org - 21 marzo 2013