I fedeli ortodossi e il rapporto con i cattolici

abbraccio-ecumenicoMOSCA, 17. Il 29 per cento dei cittadini russi trova le relazioni tra la Chiesa ortodossa e la Chiesa cattolica abbastanza strette e amichevoli, il 40 per cento ritiene che dovrebbero essere migliori, mentre il 6 per cento sostiene che le due Chiese sono già abbastanza vicine. È quanto emerge da un sondaggio condotto, lo scorso marzo, dai sociologi dell’istituto di statistica Levada Center di Mosca in centotrenta aree popolate di quarantacinque regioni della Russia. Dai dati — riportati dall’agenzia di stampa Interfax — emerge che molti degli intervistati ritengono che i rapporti tra le due Chiese siano at-tualmente tiepidi; il 14 per cento li definisce tesi, mentre il 2 per cento li ritiene addirittura ostili. Inoltre, più della metà dei russi (58 per cen-to) definisce le attuali relazioni tra la Chiesa ortodossa e quella cattoli-ca come normali rapporti di lavoro, mentre il 9 per cento le reputa ami-chevoli. Per quanto riguarda le reazioni dei russi all’elezione di Papa Bergo-glio, più la metà degli intervistati (56 per cento) ha definito l’elezione del nuovo Pontefice un evento im-portante, mentre il 33 per cento si è detto non molto entusiasta di que-sto evento. La ricerca dei sociologi del Levada Center evidenzia, inol-tre, che il 35 per cento degli intervi-stati ha seguito l’elezione del Papa, il 47 per cento ha dichiarato di aver sentito qualcosa al riguardo, mentre il restante 18 per cento ha detto di non saperne nulla. Dal sondaggio si evince che i rus-si auspicano che le relazioni tra le due Chiese possano migliorare con l’elezione del nuovo Papa. Il 38 per cento degli intervistati, infatti, ritie-ne che gli attuali rapporti hanno buone probabilità di migliorare, il 5 per cento sostiene che miglioreran-no sicuramente, mentre il 15 per cento degli intervistati ritiene che è improbabile che migliorino. Di recente, il sacerdote Aleksij Ja-strebov, rettore della parrocchia rus-sa delle Sante Mirofore di Venezia — che fa parte dell’amministrazione delle parrocchie della Chiesa orto-dossa russa in Italia — ha osservato sul sito www.russiaoggi.it che «nel corso dell’ultimo pontificato la posi-zione della Chiesa ortodossa russa è stata più ascoltata. Il rapporto è di-ventato in buona misura quello che si ha con una Chiesa sorella, piutto-sto che con un rivale. Qui in Italia si è avvertito in special modo. Gli ortodossi hanno un ottimo rapporto con la persona e l’operato del Papa uscente». Sempre secondo l’istituto Levada Center, la maggioranza di quanti hanno risposto al sondaggio (71 per cento) si è detta favorevole a un’eventuale visita di Papa France-sco in Russia, mentre il 9 per cento ha detto di non desiderare che lo faccia. Parlando poi dell’influenza della Chiesa ortodossa sullo Stato, la maggioranza degli intervistati (65 per cento), ha espresso un parere negativo e il 26 per cento si è detto favorevole che ciò avvenga. La mag-gior parte dei cittadini, invece, è convinta che questa influenza della Chiesa sullo Stato esista già: il 48 per cento sostiene che essa è pro-prio necessaria, il 19 per cento ritie-ne che ce ne sia una maggiore ne-cessità, il 6 per cento ritiene che ci sia troppa influenza, mentre il 15 per cento degli intervistati ritiene che questa influenza non è suffi-ciente. La ricerca, inoltre, evidenzia che il 34 per cento degli intervistati tro-va importante il ruolo della religio-ne nella vita sociale, il 43 per cento non lo ritiene importante, mentre il 19 per cento sostiene che la religio-ne non svolge nessun ruolo nella propria vita quotidiana. Infine, parlando di insegnamento della religione nei programmi della scuola secondaria, il 60 per cento degli intervistati ha sottolineato che gli studenti potrebbero studiare e approfondire la storia o la religione e i fondamenti delle morali religiose se i genitori lo vogliono; il 17 per cento, invece, ritiene che la religione non dovrebbe essere studiata nelle scuole, mentre il 15 per cento degli intervistati ha suggerito di reintro-durre l’insegnamento della legge di Dio nelle scuole secondarie a tutti gli studenti che desiderano appro-fondirlo.

 

© Osservatore Romano - 18 aprile 2013