Dzhemilev, capo dei Tatari di Crimea: "Oggi siamo più perseguitati che nei tempi sovietici"

Mustafa 605x328Costretto a lasciare la penisola per la prima volta all'età di sei mesi, ha lottato per il diritto del suo popolo a tornare nella propria terra anche a costo dell'esilio, di sei detenzioni in un Gulag e del più lungo sciopero della fame al mondo: 303 giorni.   --  Coronato il sogno di rimpatriare nel 1989, si è ritrovato di nuovo bandito per aver condannato l'annessione russa nel 2014: "Vogliono impedire che venga seppellito nella mia patria". "Le persecuzioni subite oggi dai Tatari in Crimea sono peggiori rispetto a quelle dei tempi sovietici", commenta amaro Mustafa Dzhemilev in collegamento Zoom con Repubblica da Kiev a sette anni dall'annessione russa della penisola ucraina.
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