Qualche considerazione sul malcontento popolare che sta attraversando la Siria

 

Riceviamo da un amico che abita in Siria un chiarimento circa le nuove decisioni governative di sospendere i sussidi che facilitavano l'acquisto di alcuni generi di prima necessità, decisione che ha suscitato grande preoccupazione e scontento nella popolazione siriana , provata da 11 anni di guerra e dalle ingiuste sanzioni occidentali.  OraproSiria

Da prima della guerra il Governo in Siria sussidiava vari beni - pane, gasolio, benzina, educazione, salute, acqua, luce. Lo faceva in nome di un certo "socialismo siriano" legato alla forma di potere politico. L'economia andava bene e il Paese produceva. Il sussidio era a beneficio di tutti i siriani, ricchi e poveri. Adesso, con 11 anni di guerra alle spalle - non finita ancora - e con sanzioni occidentali severe, le risorse dello Stato sono scarse e non bastano per continuare il sussidio anteriore quindi il governo ha deciso di orientare l'aiuto alle persone che veramente lo necessitano. Questo riorientamento del sussidio si sta però facendo in forma confusa quindi suscita malcontento popolare. Davanti alle proteste, si spera che il governo sappia fare delle scelte , ad esempio il cambio di ministri incapaci con altri più capaci...

Prima della guerra, educazione e salute erano gratis per tutti. I prodotti energetici con i prezzi accessibili per tutti. I libri gratis anche in tutte le tappe pre-universitarie. Acqua e luce con prezzi simbolici per tutti. Il pane quasi gratis nei forni dello Stato. Inoltre c'é una catena cooperativa che copre il territorio nazionale che vende prodotti commestibili e di uso quotidiano (zucchero, farina, oli, sardine, saponi, etc.) a prezzi sostenibili pure nel commercio libero. Faccio qualche esempio: io non ho pagato una lira per la educazione dei miei tre figli; mi sono operato due volte ricevendo buone cure, con il costo di un euro (uno) che ho pagato all'autobus per andare all'ospedale e ritornare a casa...

Adesso i costi di benzina, gasolio, pane e prodotti alimentari, gas domestico sono soggetti alle nuove decisioni, cioè a prezzi non calmierati. Tieni conto che ormai da mesi la elettricità non c'é quasi mai, però si paga... Comunque la inefficienza elettrica non é problema di sussidio, credo che sia piuttosto problema di non previsione, a volte penso che potrebbe essere anche lavoro di sabotaggio di qualche intruso...

Non è facile vedere vie d'uscita, sarebbe una questione da affrontare in sede politica, ma non abbiamo partiti in parlamento che rappresentino una opposizione significativa... Il popolo siriano ha grande fierezza e dignità, che sono il motivo della attuale pazienza con cui sopporta. Siamo consapevoli che non siamo usciti dal pericolo della falsa rivoluzione, quella del 2011 non era rivolta, era un progetto coloniale ben preparato e ancora non é finito; e vediamo bene che abbiamo ancora il pericolo USA-Israele...

 

Oggi tanti siriani se ne vanno, in cerca di opportunità di vita migliori, ma chi ci perde è la Siria: per chi come me decide di restare, occorre lavorare molto e con pazienza per salvaguardare la nostra coesione sociale. Io sono convinto che i siriani stanno risolvendo i problemi interni fra di loro e che non vogliono ingerenze. Che hanno avuto la capacitá di difendersi dall'attacco feroce dell' occidente e del terrorismo e quindi saranno ancora di più capaci di risolvere i loro problemi interni.

K.S.

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