Asia Bibi, il vescovo di Multan: “Nel suo calvario incoraggiata dalla vicinanza del Papa”

Una fotografia di Asia BibiMonsignor Travas: «Francesco mi ha detto di farle giungere la sua sollecitudine paterna». Vietato ai sacerdoti di portare i Sacramenti alla donna condannata per blasfemia.

Se c’è una persona o una vicenda che «attualizza perfettamente la Passione di Cristo in Pakistan, quella è Asia Bibi», la donna cristiana condannata a morte per blasfemia da innocente, rinchiusa nel carcere femminile di Multan. Così Benny Travas, vescovo di Multan, cittadina nel Sud della provincia pakistana del Punjab, esemplifica la vita dei cristiani nella «terra di puri». «Soprattutto ora, nel tempo di Quaresima – spiega in un colloquio con Vatican Insider – i fedeli si rispecchiano e associano la loro esistenza alla condizione di sofferenza di Cristo. La nostra comunità si riconosce nel Cristo crocifisso: non per nulla il Venerdì Santo è una delle feste più partecipate e sentite, e la Passione del Signore è uno degli aspetti della vita di fede in cui i battezzati in Pakistan si identificano maggiormente». 

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2018/03/14/