Giornalista e gentiluomo · La scomparsa di Alexei Bukalov ·

Alexei Bukalov 760b5f83b5b2c43f1c3a1ac10d2417d9Era considerato una leggenda nel mondo del giornalismo: Alexei Bukalov è morto, giovedì 27, a Roma. Aveva 78 anni. Nato a Leningrado, è stato giornalista, scrittore e politologo. Aveva cominciato la carriera come diplomatico. È alla fine degli anni Ottanta che diventò giornalista e, dal 1991, guidò l’agenzia Tass in Italia, È stato il primo giornalista russo ad aver seguito i viaggi del Papa all’estero, ed è rimasto membro del gruppo dei vaticanisti al seguito dei Pontefici per oltre vent’anni. Il direttore editoriale del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, Andrea Tornielli, lo ha definito «un grande giornalista, una persona davvero amabile, profondo conoscitore della storia e della cultura russa, autore di libri, sempre pronto ad alleggerire i momenti di attesa durante gli spostamenti nei voli papali con i suoi aneddoti di diplomatico e poi di corrispondente dell’agenzia Tass». Bulakov — ha sottolineato Tornielli — è stato per noi anche un esempio di tenacia e di attaccamento al lavoro per come ha viaggiato fino all’ultimo sull’aereo del Papa nonostante qualche problema di vista». Tornielli ha poi ricordato l’«emozione» con cui Bukalov accolse la notizia dello storico incontro di Cuba tra Papa Francesco e il Patriarca di Mosca Kirill e le sue «puntuali domande» nel corso delle interviste in alta quota. La sua lunga esperienza come vaticanista trova esemplare espressione nel libro Con i Pontefici intorno al mondo, in cui sono raccolti i ricordi degli incontri avuti con Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco. Ma Bukalov non era esperto solo di Vaticano, ma aveva una profonda competenza anche in merito alla politica italiana e alla letteratura russa. Nutriva una particolare predilezione per il poeta Alexander Pushkin.

© Osservatore Romano    28.12.2018