Turchia. Golpe, 147 condanne e nessuna verità

processo golpe turchiadi Dimitri Bettoni  Il Manifesto, 8 aprile 2021

Il maxi processo si chiude con dure pene carcerarie (tra cui 32 ergastoli) e accuse di torture e pestaggi in cella. Ma non c'è luce sulle responsabilità politiche né sui legami tra l'Akp di Erdogan e la rete Hizmet di Gulen. Il ruolo europeo si riduce al penoso siparietto della sedia negata a Von der Leyen. Si è concluso ieri il maxi-processo noto come "processo del reggimento della guardia presidenziale", dal nome della prestigiosa unità dell'esercito turco coinvolta nel tentato golpe del 2016 e per questo successivamente disciolta.  -   I giudici della 19a Alta Corte Penale di Ankara hanno comminato sentenze di condanna per 149 dei 497 imputati, inclusi 32 ergastoli di cui sei aggravati, provvedimento che nega ogni futura possibilità di libertà condizionale. Ad altri 106 imputati sono state inflitte condanne variabili tra i sei e i 16 anni, per gli 11 ancora latitanti non si è giunti a sentenza definitiva.

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