Incontro con don Simon, salesiano in Siria

don Simon Zakerian«Davvero con questa guerra ci siamo avvicinati di più e ci siamo veramente sentiti una famiglia. Abbiamo pianto insieme. Abbiamo avuto paura insieme. Abbiamo vissuto la gioia insieme.  I ragazzi ci dicevano: “Qui all'oratorio ci sentiamo in paradiso”»
 
Carissimo Simo, puoi presentarti? 
Sono Simo Zakerian, salesiano sacerdote, sono siriano di origine armena, nato il 2 luglio 1978 a Kamishli, nord est della Siria, al confine con la Turchia. I miei genitori sono della Chiesa Armena Apostolica (Ortodossa). In casa parliamo armeno e arabo. Ho conosciuto i salesiani quando avevo 12 anni nell'oratorio salesiano di Kamishli e sono cresciuto in quell'oratorio. 
Mi piaceva giocare a calcio e i salesiani mi hanno dato la possibilità di giocare e incontrare degli amici. Così piano piano la casa salesiana è diventata casa mia. 
La vita dei salesiani mi affascinava e suscitava dentro di me tante domande: chi glielo fa fare? Perché sono qui tra noi a servirci? Quanto guadagnano? Perché? 
Dopo lunga esperienza come ragazzo e giovane nell'oratorio e con i salesiani ho deciso di fare l'esperienza dell'aspirantato e del prenoviziato a Damasco. 
Nel 2001 ho cominciato il noviziato in Libano e ho fatto la prima professione a settembre 2002. 
Dopo il tirocinio e la filosofia sono andato a Torino, alla Crocetta, per studiare Teologia. Sono stato ordinato sacerdote nel rito Armeno Cattolico l'11 settembre 2011 a Kamishli. 
La mia prima obbedienza dopo l'ordinazione mi chiedeva di andare all'oratorio di Aleppo. E ho passato 5 anni in quella città, dal 2010 fino al 2015. Di questi, 4 anni di guerra feroce! Dopo Aleppo ho avuto un'altra obbedienza per Damasco, e sono stato due anni come direttore della comunità. Attualmente ho incominciato il mio servizio di direttore ad Alessandria d'Egitto. Sono anche delegato per la Pastorale Giovanile nell'Ispettoria Medio Oriente.