Incontro con don Simon, salesiano in Siria
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- Creato: 20 Gennaio 2018
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«Davvero con questa guerra ci siamo avvicinati di più e ci siamo veramente sentiti una famiglia. Abbiamo pianto insieme. Abbiamo avuto paura insieme. Abbiamo vissuto la gioia insieme. I ragazzi ci dicevano: “Qui all'oratorio ci sentiamo in paradiso”»
Carissimo Simo, puoi presentarti?
Sono Simo Zakerian, salesiano sacerdote, sono siriano di origine armena, nato il 2 luglio 1978 a Kamishli, nord est della Siria, al confine con la Turchia. I miei genitori sono della Chiesa Armena Apostolica (Ortodossa). In casa parliamo armeno e arabo. Ho conosciuto i salesiani quando avevo 12 anni nell'oratorio salesiano di Kamishli e sono cresciuto in quell'oratorio.
Mi piaceva giocare a calcio e i salesiani mi hanno dato la possibilità di giocare e incontrare degli amici. Così piano piano la casa salesiana è diventata casa mia.
La vita dei salesiani mi affascinava e suscitava dentro di me tante domande: chi glielo fa fare? Perché sono qui tra noi a servirci? Quanto guadagnano? Perché?
Dopo lunga esperienza come ragazzo e giovane nell'oratorio e con i salesiani ho deciso di fare l'esperienza dell'aspirantato e del prenoviziato a Damasco.
Nel 2001 ho cominciato il noviziato in Libano e ho fatto la prima professione a settembre 2002.
Dopo il tirocinio e la filosofia sono andato a Torino, alla Crocetta, per studiare Teologia. Sono stato ordinato sacerdote nel rito Armeno Cattolico l'11 settembre 2011 a Kamishli.
La mia prima obbedienza dopo l'ordinazione mi chiedeva di andare all'oratorio di Aleppo. E ho passato 5 anni in quella città, dal 2010 fino al 2015. Di questi, 4 anni di guerra feroce! Dopo Aleppo ho avuto un'altra obbedienza per Damasco, e sono stato due anni come direttore della comunità. Attualmente ho incominciato il mio servizio di direttore ad Alessandria d'Egitto. Sono anche delegato per la Pastorale Giovanile nell'Ispettoria Medio Oriente.
Sono Simo Zakerian, salesiano sacerdote, sono siriano di origine armena, nato il 2 luglio 1978 a Kamishli, nord est della Siria, al confine con la Turchia. I miei genitori sono della Chiesa Armena Apostolica (Ortodossa). In casa parliamo armeno e arabo. Ho conosciuto i salesiani quando avevo 12 anni nell'oratorio salesiano di Kamishli e sono cresciuto in quell'oratorio.
Mi piaceva giocare a calcio e i salesiani mi hanno dato la possibilità di giocare e incontrare degli amici. Così piano piano la casa salesiana è diventata casa mia.
La vita dei salesiani mi affascinava e suscitava dentro di me tante domande: chi glielo fa fare? Perché sono qui tra noi a servirci? Quanto guadagnano? Perché?
Dopo lunga esperienza come ragazzo e giovane nell'oratorio e con i salesiani ho deciso di fare l'esperienza dell'aspirantato e del prenoviziato a Damasco.
Nel 2001 ho cominciato il noviziato in Libano e ho fatto la prima professione a settembre 2002.
Dopo il tirocinio e la filosofia sono andato a Torino, alla Crocetta, per studiare Teologia. Sono stato ordinato sacerdote nel rito Armeno Cattolico l'11 settembre 2011 a Kamishli.
La mia prima obbedienza dopo l'ordinazione mi chiedeva di andare all'oratorio di Aleppo. E ho passato 5 anni in quella città, dal 2010 fino al 2015. Di questi, 4 anni di guerra feroce! Dopo Aleppo ho avuto un'altra obbedienza per Damasco, e sono stato due anni come direttore della comunità. Attualmente ho incominciato il mio servizio di direttore ad Alessandria d'Egitto. Sono anche delegato per la Pastorale Giovanile nell'Ispettoria Medio Oriente.