Tadeusz Kondrusiewicz, secondo il Codice di Diritto Canonico della Chiesa Cattolica Romana, è obbligato a presentare una lettera di dimissioni quando sta per compiere 75 anni, ma il Pontefice può non accettarle.
Quindi sarà interessante vedere cosa farà Papa Francesco per il bene della Chiesa e di tutti i cattolici in Bielorussia.
Vicenda Kondrusiewicz
"L'affaire Kondrusiewicz" ebbe inizio due giorni dopo le elezioni presidenziali in Bielorussia, l'11 agosto scorso, quando egli lanciò un appello in cui invitava le forze di sicurezza e i manifestanti a porre fine alle violenze iniziate subito dopo l'annuncio dei risultati preliminari. L'arcivescovo, in quel momento, osservò che "le persone hanno il diritto di conoscere la verità, che non può essere sacrificata per il bene degli interessi politici e opportunistici di qualcuno".
Il 31 agosto, le guardie di frontiera non permisero all'arcivescovo Kondrusiewicz di rientrare in Bielorussia dalla Polonia dove si era recato per impegni pastorali. Le autorità criticarono l'arcivescovo senza fornire nessuna motivazione e senza tenere conto che si trattava di un cittadino bielorusso.
Lunedì 14 settembre si venne a sapere che il motivo formale era che il passaporto dell'arcivescovo cattolico era stato dichiarato invalido. Anche il Vaticano, con la visita a Minsk di mons. Paul Richard Gallagher, Segretario per i Rapporti con gli Stati, fece pressione per il ritorno del capo della Chiesa cattolica in Bielorussia.
All'inizio di novembre, Alexander Lukashenko disse che mons. Kondrusiewicz “si è recato in Polonia e ha ricevuto consigli su come distruggere il Paese” sottolineando che non avrebbe permesso il suo rientro in Bielorussia. Sino ad oggi l'intera vicenda sembra impantanata anche se in questi mesi è arrivato il nuovo Nunzio che mancava da molto tempo. In ambienti diplomatici si pensava che l'arrivo del Nunzio A. Jozic avrebbe aiutato a risolvere la controversia, cosa che non è accaduta neanche dopo le udienze del diplomatico vaticano con il Ministro per gli Affari esteri e con lo stesso Presidente bielorruso.