Ucraina Novanta anni di Radio Vaticana, gli auguri di Sua Beatitudine Shevhuck

his beatirude 2021 radioSegretariato dell'Arcivescovo Maggiore di Kyiv-Halyč, sede romana) In una lettera al prefetto del Dicastero della Comunicazione, il Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina ringrazia per il ruolo della radio a favore delle Chiese perseguitate.
Radio Vaticana ha avuto un ruolo importante anche nel far sentire la voce della Chiese perseguitate, e in particolare della Chiesa greco-cattolica ucraina, ha detto Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, in un messaggio di auguri per i 90 anni dell’emittente inviato a Paolo Ruffini, prefetto del Dicastero della Comunicazione Vaticano.
Radio Vaticana iniziò le sue trasmissioni il 12 febbraio 1931, il giorno dopo l’anniversario dei Patti Lateranensi, inaugurata solennemente da Pio XI che la fece progettare all’inventore della radio, Guglielmo Marconi.
Sua Beatitudine Shevchuk definisce “davvero impressionante” il cammino percorso dalla “radio del Papa” in questi novanta anni, durante i quali “la Parola del Signore è annunciata in ogni angolo del pianeta, la voce del Vangelo è ascoltata in 41 lingue e il messaggio cristiano arriva a diversi popoli del mondo”.
“L’importanza e il ruolo della presenza costante della voce della Radio Vaticana – sottolinea Sua Beatitudine - possono essere confermate, in maniera particolare, dalle Chiese perseguitate, soprattutto dai fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina, che ai tempi della persecuzione comunista trovavano il sostegno spirituale e la comunione con la Chiesa universale nell’ascolto delle frequenze della Radio Vaticana in lingua ucraina”.
Sua Beatitudine Shevchuk augura quindi di poter “con successo continuare la vostra missione e diffondere la voce del Successore di Pietro in tutto il mondo”. 

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