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Udienza ai Vescovi del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina, 02.09.2019

papa schevchuk fill 333x222Alle ore 11.30 di questa mattina, nella Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico Vaticano, il Santo Padre Francesco ha ricevuto in Udienza i Vescovi del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina che si è aperto questa mattina a Roma, sul tema “Comunione nella vita e nella testimonianza della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina”.

Pubblichiamo di seguito il saluto che il Papa ha rivolto ai presenti nel corso dell’Incontro:

Saluto del Santo Padre

Ma tu hai sottolineato una cosa che non dobbiamo perdere: sinodo e sinodalità, e Spirito Santo. Non è per fare pubblicità, ma nell’ultimo “Osservatore Romano”, quello con la data di domenica, uscito sabato, c’è un bell’articolo sulla presenza dello Spirito Santo nel cammino sinodale. Perché c’è un pericolo: credere, oggi, che fare cammino sinodale o avere un atteggiamento di sinodalità voglia dire fare un’inchiesta di opinioni, cosa pensa questo, questo, questo…, e poi fare un incontro, mettersi d’accordo… No, il Sinodo non è un Parlamento! Si devono dire le cose, discutere come si fa normalmente, ma non è un Parlamento. Sinodo non è un mettersi d’accordo come nella politica: io ti do questo, tu mi dai questo. No. Sinodo non è fare inchieste sociologiche, come qualcuno crede: “Vediamo, chiediamo a un gruppo di laici che faccia un’inchiesta, se dobbiamo cambiare questo, questo, questo…”. Voi certo dovete sapere cosa pensano i vostri laici, ma non è un’inchiesta, è un’altra cosa. Se non c’è lo Spirito Santo, non c’è Sinodo. Se non è presente lo Spirito Santo, non c’è sinodalità. Anzi, se non c’è la Chiesa, l’identità della Chiesa. E qual è l’identità della Chiesa? San Paolo VI l’ha detto chiaramente: la vocazione della Chiesa è evangelizzare, anzi: la sua identità è evangelizzare. Entrate in questo vostro Sinodo con questo spirito, con lo Spirito Santo. Pregate lo Spirito. Litigate tra voi, tutto quello che volete… Pensate a Efeso, come litigavano quelli! Ma erano bravi… E alla fine è stato lo Spirito a portarli a dire: “Maria, Madre di Dio”. È proprio questa la via. È lo Spirito. Perché noi non vogliamo diventare una Chiesa congregazionalista, bensì una Chiesa sinodale. E andate avanti su questa strada.

Adesso vi invito a pregare la Madonna, tutti insieme, per ricevere la benedizione.

Ave o Maria,…

[Benedizione]

© http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino.html - 2 settembre 2019


Schevchuk al PapaSaluto di Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, Capo e Padre della Chiesa greco-cattolica ucraina, al Santo Padre Francesco durante l’udienza dei Vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina


Sala del Concistoro del Palazzo Apostolico, ore 11.15
2 settembre 2019


Santo Padre,
Con grande gioia e filiale affetto vogliamo esprimerle la nostra gratitudine per questa straordinaria opportunità, ricca di significato teologico e spirituale, di dare inizio alla sessione ordinaria del Sinodo della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina insieme a Lei, Successore di Pietro, segno visibile e servitore supremo dell’unità della Chiesa di Cristo. 

Ogni volta che i vescovi della nostra Chiesa si riuniscono in Sinodo, siamo consapevoli che il nostro lavoro, le nostre riflessioni e il servizio pastorale si compiono in piena e visibile comunione con il papa. Di solito, questa comunione viene espressa con le “lettere di comunione”. Ma questa volta la possiamo vivere nel contesto dell’incontro personale, e testimoniare così che questa comunione non è lettera morta, ma è un soffio dello Spirito Santo vivo e vivificante, è un ascolto della Parola del Padre, l’esperienza personale della premura paterna del papa per il bene della Chiesa Ucraina!
Siamo venuti per il lavoro sinodale dai vari paesi del mondo. Siamo 50 vescovi del Sinodo della Chiesa greco-cattolica ucraina. Oltre i presuli venuti dall’Ucraina, sono presenti metropoliti e vescovi da Canada, Stati Uniti, Gran Bretagna ed Irlanda, Francia e Paesi Bassi, Germania e Scandinavia, Italia, Polonia, Brasile, Argentina, Australia. Prendono parte al nostro lavoro, inoltre, i vescovi della eparchia di Mukacevo (Ucraina), l’ordinario per i cattolici orientali nella Federazione Russa, il delegato apostolico per i greco-cattolici in Bielorussia, l’Amministratore Apostolico per i fedeli greco-cattolici in Kazakistan ed Asia Centrale, il rappresentate del vicariato per i fedeli greco-cattolici ucraini in Romania ed i rappresentanti di ordinari per i fedeli greco-cattolici in Austria e Spagna. 
Siamo particolarmente grati alla Sua Santità per la recente erezione dell’Esarcato Apostolico per i fedeli cattolici ucraini di rito bizantino residenti in Italia e per la nomina del Amministratore Apostolico sede vacante dell’Esarcato il Card. Angelo De Donatis, Vicario Generale di Vostra Santità per la Diocesi di Roma, il quale anche si riunirà con noi.
Santo Padre!
Ancora risuona nei nostri cuori la sua parola, indirizzata ai nostri metropoliti e membri del Sinodo permanente, che “non basta di avere un Sinodo, bisogna essere Sinodo”! 
Siamo venuti proprio per questo! Ogni vescovo e rappresentante delle nostre comunità locali ha fatto il suo cammino a Roma per portare in sé i dolori e le speranze del popolo di Dio affidato alla nostra cura pastorale. Vogliamo essere Sinodo non solo durante le nostre sedute, ma anche quando torneremo alle nostre comunità! Infatti, non si può camminare stando seduti! 
Vogliamo continuare il cammino sinodale insieme con il clero e i nostri fedeli, uomini e donne, bambini e giovani che vivono nei vari culture e paesi, parlano diverse lingue e appartengono a varie nazioni. 
Camminare, ma insieme, come unica Chiesa Orientale Cattolica sui iuris, una Chiesa globale, vibrante e aperta a tutti. Perciò il tema centrale di questa sessione sinodale è “La comunione e l’unità nella vita e testimonianza della Chiesa Ucraina oggi”.
Riuniti oggi attorno a Lei, Santità, vogliamo assicurarle che la nostra Chiesa vive una conversione pastorale. Siamo coscienti che non basta solo avere una bella e ricca tradizione come la nostra, che conserva la memoria millenaria della Chiesa di Rus’ di Kyiv, della Chiesa indivisa del primo millennio e la sua comunione con Chiesa di Roma. Bisogna vivere questa tradizione nel modo autentico ed essere capaci di trasmettere all’uomo d’oggi il centro, il cuore di questa Tradizione Apostolica – la possibilità d’incontro personale con il Cristo vivente, che anche oggi è presente, per opera della Spirito Santo, nella sua Chiesa e cammina insieme a noi per le strade del mondo moderno. 
Vogliamo anche assicurare a Sua Santità, che la nostra Chiesa, ovunque nel mondo, prega per Lei, La appoggia, La ascolta e aspetta la Sua visita in Ucraina!
Santo Padre, ci benedica!

© 
Chiesa greco-cattolica ucraina Segretariato dell’Arcivescovo Maggiore (Roma)