Nove giorni di preghiera

l logoPapaFraInTsNewestVersionGERUSALEMME, 6. Nove giorni di speciale preghiera sono stati indetti in preparazione dell’ormai imminente visita pastorale in Terra Santa di Papa Francesco dal 24 al 26 maggio. Nei giorni precedenti, dal 14 al 22 maggio — rende noto il sito del patriarcato di Gerusalemme dei Latini — le Chiese gerosolimitane e le comunità cristiane prepareranno e sosterranno spiritualmente il pellegrinaggio e l’incontro del Pontefice con il patriarca ortodosso Bartolomeo, che si terrà in occasione della visita alla città santa. Tale appuntamento, come è noto, si svolge a cinquant’anni dallo storico incontro di Papa Paolo VIcon il patriarca Atenagora a Gerusalemme, e intende portare un positivo rinnovamento nel rapporto tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa. I nove giorni di preparazione consisteranno in preghiere individuali e comunitarie nei luoghi santi, sostenute dal digiuno e dall’adorazione eucaristica. Le preghiere comunitarie si terranno di volta in volta in diverse chiese della città santa. Nelle settimane che precedono la visita di Papa Francesco in Giordania, Palestina e Israele i cattolici di Terra Santa sono stati invitati anche a recitare una speciale preghiera per chiedere al Signore che il pellegrinaggio del Vescovo di Roma porti frutto per i cristiani di tutto il mondo e per la convivenza pacifica in tutto il Medio Oriente. «Padre Celeste — recita la preghiera — tu non ti stanchi di essere amorevole e misericordioso. Il successore di Pietro intende visitare la Terra resa santa dalla nascita, dal battesimo, dall’insegnamento, dalla morte e dalla resurrezione di tuo Figlio. Rimani con lui, santificalo e benedicilo. Stendi il mantello della tua tenerezza su ogni passo del suo pellegrinaggio tra noi, così che ognuno possa vedere in lui un pellegrino appassionato, un maestro saggio e una guida umile». Don Rifat Bader, direttore del Catholic Centre for Studies and Media e incaricato dell’informazione per la visita papale in Giordania, spiega — riferisce l’agenzia Fides — come «in questo mese di maggio che la Chiesa tradizionalmente dedica alla Vergine Maria, con la benedizione dell’arcivescovo Maroun Elias Lahham abbiamo suggerito di ripetere ogni giorno in ogni parrocchia questa preghiera, in ogni incontro ecclesiale e dopo la recita quotidiana del santo rosario. Sarà un modo semplice ed efficace di prepararsi spiritualmente al pellegrinaggio di Papa Francesco, sia in Giordania che nelle altre parrocchie della Terra Santa». La preghiera affida al Signore anche la forte intenzione ecumenica espressa nel pellegrinaggio di Papa Francesco. «Signore Gesù Cristo, che hai pregato per l’unità della tua Chiesa dicendo “che siano una sola cosa” — così recita la preghiera — fa’ che l’incontro tra il Santo Padre e il patriarca ecumenico contribuisca a far crescere il nostro impegno per l’unità dei tuoi figli». L’orazione implora anche che gli incontri del Papa con le autorità politiche portino frutti di giustizia e di pace. E chiede soprattutto che la visita del Successore di Pietro confermi nella fede i figli della Chiesa. «Buon Pastore, che sei raffigurato nella croce pettorale di Papa Francesco — è scritto nella preghiera — mentre camminiamo nello spirito di umiltà che tu hai donato a lui, ravviva in noi la coscienza della nostra identità cristiana, così che, da veri discepoli, noi possiamo rendere testimonianza della tua buona novella e della tua resurrezione nelle nostre chiese, nella nostra società e in tutto il mondo, specialmente servendo i deboli, i poveri e i rifugiati».

© Osservatore Romano - 7 maggio 2014