Martyrs
Persecuzione This content is available in English Cristiani sotto attacco in Egitto. La forza dei copti: “Non abbiamo paura. I nostri martiri intercedono per noi”
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- Creato: 30 Gennaio 2018
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Una comunità sotto assedio, ma ricca di fede e di coraggio. Una lunga scia di sangue ne segna la storia che giunge fino ad oggi e che ha il volto di tanti martiri. Eredi delle prime comunità cristiane fiorite con la predicazione dell’apostolo Marco, sotto l’impero di Nerone, i copti egiziani si portano dentro una fede profonda, poco incline alla paura e per nulla arrendevole. Ed è questo uno dei motivi per cui vengono violentemente attaccati dalla ferocia jiahdista. Difficile dire con precisione quanti siano: la Chiesa copto-ortodossa parla di almeno 12 milioni di fedeli, vale a dire più del 10% della popolazione egiziana. Senza contare i circa 2 milioni di fedeli in diaspora. I copto-cattolici sono circa 300mila. Non bastano stragi, attacchi kamikaze, sgozzamenti a tenerli lontano dalle chiese. Ne sanno qualcosa i Fratelli musulmani che, nell’estate 2013, quando il governo islamista del presidente Mohamed Morsi fu deposto dai militari, si scatenarono contro chiese e istituzioni cristiane, devastandone oltre 60.
Più vengono colpiti, più riempiono i banchi durante le messe.
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2018/01/30/