Parole sparse

RUSSIA preghieradi MANUEL NIN
Il titolo dato al presente volume Uno sguardo orientale a Roma. Parole sparse su eventi della vita della Chiesa, vuole in un modo forse paradossale indicare il contenuto del libro e la tematica degli articoli in esso raccolti. Dal 2008 la mia collaborazione con «L’Osservatore Romano», con scadenze quasi mensili, si è soffermata soprattutto sulle grandi feste dell’anno liturgico, trattate da tre angolature complementari e allo stesso tempo diverse: l’anno liturgico bizantino, l’anno liturgico siro-occidentale e l’anno liturgico contemplato dall’iconografia e l’innografia orientali. La continuazione poi dei commenti orientali alle grandi feste liturgiche si e indirizzata verso la lettura di diversi testi patristici orientali, soprattutto presi da autori di area greca e siriaca.
Ma la frequentazione de «L’Osservatore Romano», oso dire come editorialista, non si è limitata alle scadenze festive dell’anno liturgico cristiano, bensì mi ha permesso di “sp endere qualche parola” su alcuni eventi ecclesiali avvenuti in rapporto più o meno diretto con l’Oriente cristiano; fatti di vita ecclesiale letti, riflettuti e scritti direi “a caldo”, nell’immediatezza in cui essi sono avvenuti. Ed è per questa ragione che la presente raccolta porta come titolo Uno sguardo orientale a Roma, perché essa illustra fatti di Chiesa, fatti vissuti nella passione e nell’amore per colei che in Cristo ci ha generati a una nuova vita. La raccolta è divisa in capitoli presentati in ordine tematico e non cronologico, per dare al volume una certa unità più di fondo che di temp o. Un primo capitolo raduna diversi commenti a testi liturgici e patristici non direttamente collegati a dei periodi dell’anno liturgico, articoli di carattere in qualche modo miscellaneo. Il primo, sul «Cherubino ed il Buon Ladrone » fu in assoluto il primo pubblicato su «L’O sservatore Romano» nella Pasqua del 2008. Un secondo capitolo l’abbiamo intitolato «Temi di attualità», e raccoglie otto articoli, sei dei quali trattano un argomento di drammatica attualità: la vita e il martirio dei cristiani nel Prossimo Oriente. Il settimo articolo presenta la storia e la vita di uno dei collegi orientali di Roma, il più antico per fondazione, cioè il Pontificio Collegio Greco di Sant’Atanasio. Quindi l’ottavo articolo commenta la lettera apostolica Orientale lumen di san Giovanni Paolo II a vent’anni dalla sua pubblicazione. Un terzo capitolo di questa raccolta contiene quattro articoli collegati col ministero petrino di Papa Benedetto XVI, nella sua dimensione ecclesiologica, nella sua teologia liturgica e nel suo configurarsi pienamente come pastore con l’Agnello crocifisso. Il capitolo quarto contiene una serie di articoli che presentano e commentano dei fatti ed eventi ecclesiali in rapporto stretto con l’Oriente cristiano: celebrazioni di giubilei di alcune eparchie orientali cattoliche in Europa; incontri dell’episcopato greco cattolico sempre nell’ambito geografico del vecchio continente, e infine dei commenti a diverse ordinazioni episcopali orientali cattoliche avvenute nel primo decennio del XXI secolo, fino all’inizio di pontificato di Papa Francesco nel 2013. Quando si tratta di ordinazioni episcopali, ci accorgiamo che magari può esserci una certa ripetitività nelle descrizioni delle liturgie, ma facendo parte dell’insieme del singolo articolo, abbiamo deciso di lasciarlo come è apparso nel giornale, con qualche breve riduzione. Infine un quinto capitolo raccoglie le note necrologiche di due sacerdoti vincolati lungo tutta la loro vita all’Oriente cristiano e al Pontificio Collegio Greco di Roma: monsignor Eleuterio Fortino, e l’archimandrita padre Olivier Raquez.

© Osservatore Romano - 27 agosto 2015