Ecumenismo: p. Valdman al Sae, “il grande Sinodo di Creta è stato una profezia”

padre Traian ValdmanTradizione, riforma, profezia in una prospettiva teologica: ne hanno parlato ieri, alla seconda giornata dei lavori della 53ª sessione di formazione ecumenica del Sae, in corso ad Assisi. Sono intervenuti il decano del Decanato ortodosso romeno di Milano e Lombardia Sud padre Traian Valdman, la teologa Lilia Sebastiani e il decano Celi (Chiesa evangelica luterana in Italia) Heiner Bludau. “Per la teologia ortodossa la Tradizione è di fondamentale importanza, perché è la vita della Chiesa. Tutte e due nascono insieme. La Tradizione è viva all’interno della Chiesa e la Chiesa è viva all’interno della Tradizione. Nessuna delle due può esistere senza l’altra e tutte e due vivono nello Spirito Santo”, ha affermato padre Valdman. “L’opera di aggiornamento, chiamata in Occidente riforma viene concepita nell’Oriente cristiano come sviluppo della Tradizione nel presente che diventa sempre passato. Non si parla di rottura ma di sviluppo, su tutti i piani: teologico, dogmatico, liturgico, canonico. Di fronte ai tanti problemi sorti a causa degli sconvolgimenti storici della fine del XIX e del XX secolo, il Santo e Grande Sinodo di Creta di quest’anno appare come profezia”, ha evidenziato. Pur non essendo panortodosso a causa dell’assenza di quattro Chiese, “esso manifesta la sinodalità quale metodo fondamentale per trovare risposte alle stringenti esigenze attuali. Afferma che non si devono condannare le proposte di vita del mondo, ma presentare il Vangelo come guida, coltivare la speranza ed evidenziare la certezza che il male non ha l’ultima parola”. In più “si oppone al fondamentalismo, rispetta la laicità, si impegna per la salvaguardia del creato ed è disponibile a collaborare con tutti i soggetti interessati ai problemi del mondo”. “Le aperture sono notevoli. Speriamo e preghiamo – ha concluso padre Valdman – che siano recepite da tutte le Chiese ed eventualmente approfondirle in altre sedute sinodali, che dovrebbero seguire quella di Creta ogni 7-10 anni. Siamo insiemesulla stessa strada”.

©  http://agensir.it/quotidiano/2016/7/27