Tutte le aree urbane del mondo, sviluppate e no, sono sempre più caratterizzate dalla presenza di senza dimora. Per molti, soprattutto nei paesi in via di sviluppo, lo stato di indigenza deriva da situazioni che prescindono dalla storia del singolo individuo: si nasce poveri, magari in strada, nelle favelas, nelle bidonville. In altri casi lo stato di povertà e stenti fa seguito a eventi tragici come calamità naturali, guerre, eventi delittuosi. Vi è poi la situazione dei paesi più ricchi, tra i quali ci siamo anche noi. Sempre più spesso i motivi che portano alla condizione di senza dimora non sono riconducibili ad eventi eccezionali o a storie di particolare emarginazione. Al contrario si tratta di avvenimenti che possono toccare molti.
 
La Conferenza episcopale dei vescovi latini delle Regioni arabe riunita a Roma. Parla César Essayan, vicario apostolico di Beirut, il cui paese è coinvolto nel conflitto.
 
Oggi 9 gennaio il Santo Padre ha nominato fr. Bruno Varriano Vescovo Ausiliare della Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini, assegnandogli la sede titolare di Astigi.
 
Speaking after his Sunday Angelus prayer, Pope Francis expresses his “pain” at the renewal of hostilities in Gaza, inviting those involved to “take courageous paths of peace.”
 
Dal 22 al 24 novembre 2023, presso il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani (DPUC), si è tenuta la quindicesima sessione plenaria della Commissione mista internazionale per il dialogo teologico tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente.
 
Il kibbutz di Nir Oz ha annunciato che, Arieh Zalmanovich, uno dei suoi membri fondatori di 85 anni, è stato ucciso dopo essere stato tenuto in ostaggio da Hamas a Gaza.
 
Il Papa incontra le popolazioni del centro Italia colpite dai terremoti del 2016 e 2017, rinnova la sua vicinanza ai parenti delle vittime e ribadisce la necessità di porre attenzione su sostenibilità, natura e cambiamenti climatici. Seguire la persona "è la via che potrà aiutare anche ad affrontare le crisi dello spopolamento e della decrescita demografica".
 

Le sfide della Chiesa in Iraq

«Una parte del mio cuore è rimasta in Iraq»: con queste parole, il cardinale Fernando Filoni, attuale Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, sintetizza la sua esperienza di nunzio apostolico in Iraq, vissuta dal 2001 al 2006. Anni complessi che videro esplodere, nel 2003, la seconda guerra del Golfo, con tutte le sue drammatiche conseguenze. In quel tragico contesto, la Chiesa in Iraq divenne un punto di riferimento per la popolazione cristiana e non solo, come lo stesso cardinale Filoni spiega nel volume “La Chiesa in Iraq. Storia, sviluppo e missione, dagli inizi ai nostri giorni” (Lev, 2015, 256 pagine).
 
Il cardinale, a margine di un convegno su Papa Luciani alla Gregoriana, risponde alle domande dei giornalisti sull’attualità. Anzitutto i casi di femminicidio, alla vigilia della manifestazione di domani, 25 novembre, a Roma: “Serve un grande lavoro sinergico da parte di tutte le agenzie educative senza messaggi contraddittori”. Sul conflitto in Medio Oriente ribadisce la vicinanza del Papa “a chiunque soffra” ed esorta al perdono: “Non è facile ma può produrre qualcosa di nuovo nel mondo".
 
Nell'ultima settimana per tre volte i bambini delle scuole di Terra Santa sono scesi in piazza a Gerusalemme e Betlemme per pregare e chiedere la pace per tutti, israeliani e palestinesi. Padre Faltas, vicario della Custodia: "I bambini della Terra Santa chiedono la pace perché soffrono il male di una guerra che non vogliono e di cui non sono la causa”.
 
Patriarch Sako Led the Ordination Ceremony of Bishop Imad Khoshabeh as Archbishop of Tehran.
 
Il Papa riceve una delegazione riunita a Roma su iniziativa del Guru Nanak Darbar di Dubai e ringrazia per il servizio svolto in diversi Paesi che “pur lontani dalle terre di origine, sono diventati casa vostra”: "Servendo i bisognosi e i sofferenti, le vostre stesse vite sono state benedette ed arricchite".
 
The Holy See Press Office releases a statement saying Pope Francis is close to the family of Indi Gregory, an 8-month-old British girl affected by an incurable disease, after courts in the UK ruled that her life support should be withdrawn.
 
Pope Francis makes a heartfelt appeal to leaders in Sudan to facilitate access to humanitarian aid for the suffering people, and to work toward a peaceful resolution to the civil war with the help of the international community.
 
The Seventh Buddhist-Christian Colloquium, themed “Karuṇā and Agape in Dialogue for Healing a Wounded Humanity and the Earth”, is scheduled for 13-16 November 2023, at Mahachulalongkornrajavidyalaya University in Bangkok, Thailand. The event is a fruit of cooperation between the Dicastery for Interreligious Dialogue, the Catholic Bishops’ Conference of Thailand, and the Mahachulalongkornrajavidyalaya Buddhist University.
 
I vescovi degli Stati membri dell'Unione Europea esprimono la loro preoccupazione per l'instabiltà mondiale e le ripercussioni nelle società europee. La preghiera per vittime in Ucraina e in Israele e Palestina. L'appello ai leader a riscoprire i valori europei a favorire la diplomazia e il dialogo. Dura condanna alle manifestazioni di antisemitismo e al terrorismo.
 
Francesco, all'Angelus, saluta i pellegrini ucraini a Roma per la celebrazione, a San Pietro, della Divina Liturgia presieduta dall’arcivescovo maggiore Shevchuk. Padre Lisseiko, superiore dell’Ordine Basiliano fondato dal santo: nel contesto di guerra che viviamo, la sua testimonianza ci esorta ad aver coraggio nel denunciare il peccato e a pregare per la conversione del nemico.
 
«Fratelli musulmani alleati della Sinistra tramite l'islamismo e il Wokismo. E gli insegnanti hanno paura». La Bussola intervista Jean-Pierre Obin, autore del rapporto sull'ingerenza dell'islam militante tra i banchi di scuola francesi. «Insegnanti terrorizzati dai loro studenti, il più piccolo conflitto può deflagrare in qualcosa di enorme».
 
Monsignor Aldo Berardi esprime la sua gioia per l’annuncio del terzo viaggio apostolico nella regione, e parla del Giubileo straordinario dei Vicariati apostolici dell’Arabia del Nord e del Sud che si apre ufficialmente il 4 novembre: “La nostra presenza ha dato un colore diverso alla società in cui viviamo”.
 
Pope Francis holds a telephone conversation with Palestinian President Mahmoud Abbas, who thanks the Pope for his peace-building efforts and inviting him to continue pressing for a ceasefire.
 
All'incontro di Milano, il cardinale ha raccontato della situazione della comunità cristiana in Terra Santa e di come si possa conservare la speranza in questo momento difficile.
 
Yesterday, Pope Francis renewed his humanitarian appeal for Gaza, where Israel's ground operations are expanding. From the Latin parish of the Strip comes the voice of Sister Saleh: “Who among the powerful of the world will listen to him? They are gambling with the lives of our dead, our children, our elderly.” In the meantime, the premises of the Patriarchate's school have been made available for the shelter of displaced persons from the Greek Catholic cultural centre, which is in danger of being bombed. A Caritas Jerusalem aid project underway.
 

Dai Fratelli Maristi, lettera da Aleppo n. 47

Cari amici, riceverete questa lettera in un momento assolutamente critico per l’intero Medio Oriente. Da due settimane assistiamo a un’ondata di violenza inaudita; una violenza che rischia di dilagare. Dall’estero, molti amici ci chiedono: “Che impatto ha questa guerra nella vostra vita quotidiana ad Aleppo? » Cosa rispondere? Oggi all'alba, l'aeroporto di Aleppo e quello di Damasco sono stati bombardati per l'ennesima volta.
 
“Papa Francesco ha indetto per ieri, 27 ottobre, la Giornata di digiuno, di preghiera e di penitenza per la pace nel mondo. Il mondo si è riunito, ha pregato, ha condiviso il dolore per l’atrocità della guerra. Ma quasi alla fine di questa giornata di unità, siamo caduti nella disperazione profonda. Gaza: isolata nelle comunicazioni mentre è attaccata dal cielo, dal mare e da terra. Penso all’umanità di Gaza devastata, attaccata, oppressa, abbandonata, privata di ogni diritto e di ogni dignità senza che il mondo possa soccorrerla, senza che possa vedere, sentire e condividere il suo dolore. Questa è stata la peggiore notte dal 7 ottobre ad oggi”.
 
“Tornare alla nostra fede e nutrire la speranza che sono radicate nella Parola di Dio”.
 
The Vicar of the Custody of the Holy Land in Jerusalem, quoted on Sunday by Pope Francis, tells Vatican News that 'None of the powerful have listened, no-one hears the needs of the people of Gaza.'
 
Pope Francis prays for an end to the violence in the Holy Land, especially in Gaza where a humanitarian catastrophe has unfolded, as well as for the release of Israeli hostages held by Hamas.
 
"Se io sono pronto a uno scambio? Qualsiasi cosa, se anche questo può portare alla libertà e riportare a casa quei bambini nessun problema. Da parte mia disponibilità assoluta".
 
Il segretario di Stato ha chiamato il premier palestinese Shtayyeh a cui ha espresso il dolore della Santa Sede per quanto sta avvenendo in Palestina, in particolare a Gaza
 
A pochi minuti dalla scadenza dell'ultimatum lanciato dall'esercito israeliano per evacuare il nord della Striscia, il Pontefice ha telefonato per la quarta volta a padre Gabriel Romanelli, che si trova ancora a Betlemme, esprimendo la sua preoccupazione, vicinanza e preghiera. In centinaia le persone ospitate dalla parrocchiame, il Patriarca lancia un accorato appello per la pace.