Per la promozione del rispetto reciproco

alba-nuova-1BOSSEY, 2. Giovani di fede cristiana, musulmana ed ebraica hanno creato una comunità presso l’Istituto ecumenico di Bossey, in Svizzera. I ragazzi, quest’estate hanno partecipato a un corso dal titolo: «Costruire una comunità interconfessionale». Insieme, si sono riconosciuti nella necessità di rompere gli stereotipi religiosi, di promuovere il rispetto reciproco e di migliorare la loro comprensione delle altre religioni superando le conflittualità. «Per me il corso — ha detto Oriya Gorgi, giovane ebreo di Ashdod — è stato un’opp ortunità di imparare e conoscere le altre religioni. Uno spazio accademico per affrontare questioni relative ai rapporti con le comunità religiose che, altrimenti, potrebbero essere considerate troppo sensibili. A Bossey — ha aggiunto — abbiamo discusso diverse questioni, dal ruolo delle donne nell’Islam ai valori comuni della pace all’interno del cristianesimo e dell’ebraismo. Gli argomenti trattati sono stati intensi e coinvolgenti e non sempre siamo stati d’a c c o rd o . Tuttavia, alla fine ho scoperto sempre qualcosa di nuovo anche sulla mia fede. Questa è la scoperta che ci porta al rispetto reciproco, alla tolleranza e all’accettazione dell’alt ro » . I giovani di Bossey hanno anche voluto condividere diverse espressioni di preghiera e spiritualità, e hanno preso parte a sessioni plenarie e discussioni di gruppo. Per Mataiva Dorothy Robertson, il corso ha fornito una vasta comprensione delle relazioni multi confessionali. Robertson, 34 anni, metodista, inizialmente temeva di compromettere la propria identità di fede cristiana. «La mia comprensione della fede era stata in qualche modo limitata solo alla mia verità. Comunque, alla fine ho abbracciato la comunità interreligiosa con tutto il cuore. Le conversazioni con i miei fratelli musulmani ed ebrei mi hanno dato la conoscenza che mi mancava». Approfondimenti della Bibbia, del Corano e della Torah hanno fatto capire ai giovani come le religioni condividono i valori comuni dell’umanità che possono essere utilizzati per costruire l’armonia, la giustizia e la pace per tutti.

© Osservatore Romano - 2-3 settembre 2013