Papa in Uganda: Messa a Namugongo, i martiri testimoni di fede e di “ecumenismo del sangue”

messauganda“Oggi, ricordiamo con gratitudine il sacrificio dei martiri ugandesi, la cui testimonianza d’amore per Cristo e la sua Chiesa ha giustamente raggiunto ‘gli estremi confini della terra’. Ricordiamo anche i martiri anglicani, la cui morte per Cristo dà testimonianza all’ecumenismo del sangue”. Ha esordito così Papa Francesco nell’omelia pronunciata in italiano questa mattina, nella Messa al Santuario dei martiri ugandesi a Namugongo, nel secondo giorno del suo viaggio in Uganda (il quarto in Africa).
“Tutti questi testimoni – ha osservato il Papa nel santuario immerso nel verde che fa memoria di san Charles Lwanga, Joseph Mkasa e dei loro compagni – hanno coltivato il dono dello Spirito Santo nella propria vita e hanno dato liberamente testimonianza della loro fede in Gesù Cristo, anche a costo della vita, e molti in così giovane età”. Anche noi lo abbiamo ricevuto “per diventare figli e figlie di Dio, ma anche per dare testimonianza a Gesù e farlo conoscere e amare in ogni luogo”. Un dono dato “per essere condiviso”. “La loro fede – ha sottolineato Francesco – divenne testimonianza; oggi, venerati come martiri, il loro esempio continua ad ispirare tante persone nel mondo. Essi continuano a proclamare Gesù Cristo e la potenza della Croce”. Se, come i martiri, “noi quotidianamente ravviviamo il dono dello Spirito che abita nei nostri cuori, allora certamente diventeremo quei discepoli missionari che Cristo ci chiama ad essere”.

© www.agensir.it - 28 novembre 2015

Viaggio apostolico in Africa - Santa Messa per i Martiri dell'Uganda