Quando Pietro abbraccia Marco

teodoro II e Santo Padre Francesco egittodi TEODORO II *
Durante la Santa risurrezione, accogliamo con grande gioia sua Santità Papa Francesco, Papa della Chiesa cattolica, in occasione della sua prima visita al nostro amato paese, l’Egitto, benedetto nel primo secolo dalla Sacra famiglia. San Pietro apostolo, fondatore della Chiesa di Roma, soleva visitare san Marco apostolo, fondatore della Chiesa di Alessandria.
Quale gioioso paradiso viviamo oggi con questo incontro apostolico, che sottolinea l’unità di amore che ci lega. Abbiamo una comune civiltà cristiana in Oriente e in Occidente, e ci sono molti versi biblici che menzionano l’Egitto e Roma. Le nostre Chiese in Oriente e in Occidente possiedono un patrimonio di storia, retaggi e tradizioni che arricchiscono l’intero mondo cristiano. In Egitto celebriamo la Santa risurrezione ogni anno: anche quest’anno, pur avendo vissuto un grande dolore a causa degli attacchi terroristici avvenuti la domenica delle Palme, in seguito ai quali decine di credenti hanno perso la vita diventando martiri, e molti altri sono rimasti feriti. Continuiamo a dire, con l’apostolo Paolo: «Io ritengo, infatti, che le sofferenze del momento presente non sono paragonabili alla gloria futura che dovrà essere rivelata in noi» ( Romani , 8, 8). E che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio ( Romani 8, 28). L’Egitto e il Vaticano intrattengono relazioni diplomatiche da settant’anni. Quest’anno celebreremo il quarantaquattresimo anniversario del primo incontro tra le nostre due Chiese, quando Papa Shenouda III visitò Papa Paolo VI a Roma nel maggio 1973, e Papa Giovanni Paolo II ricambiò la visita in Egitto nel febbraio 2000. La seconda visita è stata la mia a Papa Francesco a Roma, nel maggio 2013, dopo la mia intronizzazione nel novembre 2012, e oggi attendiamo con grande gioia e nel rispetto e nell’a m o re reciproco la visita di sua Santità Papa Francesco. Il 10 maggio di ogni anno viene festeggiato come giornata dell’amore fraterno tra la Chiesa ortodossa copta e la Chiesa cattolica romana, nella quale ci scambiamo messaggi e telefonate, e in Egitto si tiene una celebrazione. Attraverso tutto ciò crescono l’amicizia e l’amore tra i credenti, fino a quando raggiungeremo la piena unità cristiana per la quale sempre preghiamo. Chiedo le benedizioni e le preghiere di sua Santità Papa Francesco per la Chiesa d’Egitto e per tutti gli egiziani, e per i paesi del Medio oriente che stanno affrontando conflitti e violenza, e per il mondo intero. Benvenuto in Egitto!

*Papa della Chiesa copta ortodossa e patriarca di Alessandria

© Osservatore Romano 29 aprile 2017

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