San Gregorio di Narek, “dottore della pace” per il mondo di oggi
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- Creato: 26 Febbraio 2021
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Debora Donnini e Gabriella Ceraso - Città del Vaticano
Un Dottore della Chiesa che potrebbe essere anche definito “Dottore della pace”. Così disse Papa Francesco quando, nel corso del suo viaggio apostolico in Armenia, nel 2016, prese parte a Yerevan all’incontro ecumenico e di preghiera per la pace. Nel Libro delle Lamentazioni, infatti, San Gregorio di Narek aveva rivolto al Signore un’invocazione di perdono e misericordia per i nemici: “Non sterminare coloro che mi mordono: trasformali! Estirpa la viziosa condotta terrena e radica quella buona in me e in loro (Libro delle Lamentazioni, 83,1-2)”. Questo monaco, teologo, mistico e poeta armeno vissuto tra il 951 e il 1010, si è così fatto “preghiera di tutto il mondo” portando un messaggio di solidarietà universale con l’umanità, “un grido accorato che implora misericordia per tutti”, rimarcò il Papa esortando gli armeni a farsi “messaggeri di questo anelito di comunione”.
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