UN GESTO DI GRANDEZZA PER LA CHIESA DI TARSO

(Tarso) 416 gruppi di pellegrini, da 30 nazioni, per un totale di oltre 16 mila fedeli, cui vanno sommati diverse altre migliaia che sono giunti in maniera informale. Sono i numeri che hanno caratterizzato il flusso dei pellegrini nella chiesa di san Paolo di Tarso e richiamati oggi dal nunzio apostolico in Turchia, mons. Antonio Lucibello, nel suo intervento, oggi pomeriggio, al simposio "Contributo delle religioni alla pace" promosso dal comune di Tarso a conclusione dell'Anno Paolino. Alla luce di questi numeri, che rendono la città natale di san Paolo il secondo luogo di pellegrinaggio cristiano più frequentato in Turchia, dopo Efeso, il nunzio è tornato a chiedere alle autorità presenti "la concessione della chiesa come luogo di culto cristiano permanente". Come è noto la chiesa è stata trasformata in un museo e per questo anno giubilare ai pellegrini è stato consentito di entrarvi per la messa senza pagare il biglietto di ingresso. "Come comunità cristiana - ha affermato Lucibello rivolgendosi direttamente alle autorità presenti in sala, tra cui il sindaco di Tarso, il governatore di Mersin ed il prefetto - da un anno siamo in attesa che la chiesa di san Paolo possa essere riconsegnata al culto dei cristiani non solo turchi ma di tutti il mondo. I numeri che ho appena fornito ci mettono di fronte ad un dato di fatto. Tarso è stata per un anno capitale del mondo cristiano e questo è un evento ripetibile. Rimaniamo, quindi, in attesa di un gesto di grandezza di vedute e di spirito come si conviene ad una grande nazione come la Turchia". Da parte delle autorità la risposta non si è fatta attendere con conferma dell'impegno già assunto, da parte del sindaco e prefetto, "di fare il massimo per venire incontro alla richiesta".
© SIR 29 giugno 2009