MOBILITAZIONE A DIFESA DEI CRISTIANI IRACHENI

“Condanniamo i conflitti e gli atti di violenza contro le comunità cristiane presenti in Iraq, soprattutto quelli che in questi giorni si stanno abbattendo contro i fedeli di Mossul. Ma noi cristiani dobbiamo perseverare nel compiere gesti di bontà ed essere ‘buoni samaritani’ verso tutti, senza alcuna differenza di religione o gruppo etnico”. A parlare è il segretario generale del Consiglio dei capi delle comunità cristiane in Iraq, mons. Avak Asadourian, arcivescovo della Chiesa ortodossa armena in Iraq, che dall’agenzia Fides, invoca una “vasta mobilitazione della Chiese a livello internazionale per salvare la presenza cristiana in Iraq”. “In questo momento di sofferenza – afferma il vescovo - chiediamo con forza al governo di fare il proprio dovere nel mantenere la pace e garantire la sicurezza per tutti i cittadini dell’Iraq. Chiediamo a tutte le Chiese nel mondo e a tutti gli uomini di buona volontà di alzare la voce e di mettere in atto tutti mezzi pacifici e diplomatici per aiutarci”. “I cristiani in Medio Oriente – ricorda - hanno dato un notevole contributo alla cultura e al progresso di questa terra, dove vivono da millenni. Consideriamo il nostro impegno nella società dove viviamo come espressione di carità, di testimonianza cristiana, di passione umana. Senza la nostra presenza, molto si perderebbe per la regione del Medio Oriente”.

© SIR - 23 febbraio 2010