San Francesco, il Sultano e le “fake news” del 1200

San Francesco e il Sultano icona di fra Robert Lentz OFMIn Egitto iniziate con oltre un anno di anticipo le celebrazioni per l'VIII centenario della visita del Santo di Assisi a Malik al Kamil. Un evento su cui circolano caricature di opposta fattura, tra chi lo esalta come gesto profetico di pace interreligiosa, e chi ne diffonde versioni anti-buoniste, trasformando il Poverello in un testimonial ante-litteram dell'identirarismo “cristianista”
roma

San Francesco andò in Egitto nel 1219. Manca ancora ben più di un anno per inaugurare l'800esimo anniversario dell'incontro che in quel suo viaggio ebbe a Damietta con il sultano Malik al Kamil. Ma i frati francescani sembrano aver fretta, e in Egitto hanno già iniziato a commemorare l'ottavo centenario della visita del Poverello nelle terre dell'islam. La sera di lunedì 2 ottobre si è svolto al Cairo il primo evento delle commemorazioni ufficiali «che dureranno due anni», come ha tenuto a precisare il francescano egiziano Ibrahim Faltas, consigliere del Custode di Terrasanta.  

«La prossima tappa - ha aggiunto padre Ibrahim - sarà una celebrazione a marzo in Egitto. Poi tutti i francescani d'Egitto faranno una festa» nelle rispettive città. Il primo incontro commemorativo, con interventi e esibizioni canore ospitate presso la chiesa di San Giuseppe, al centro del Cairo, ha visto anche la proiezione di un film sulla visita egiziana del Santo di Assisi e sul suo incontro con il sultano ayyubide di origine curda, proiettato presso il cinema del Centro cattolico.

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2017/10/04/