Dichiarazione Congiunta del CCEE e della KEK Cristiani, ebrei, musulmani preoccupati per la proposta sulla circoncisione dell'Islanda

Statement cceeÈ con grande preoccupazione che le organizzazioni cristiane, ebraiche e musulmane in Europa prendono atto di una proposta presentata nel Parlamento islandese (Althing) per vietare la circoncisione dei bambini di sesso maschile in assenza di

prescrizione medica. Se la proposta venisse convertita in legge, i genitori potrebbero essere condannati fino a sei anni di carcere nel caso in cui eseguano una circoncisione religiosa su un bambino di sesso maschile.

Questa iniziativa non sarebbe solo una violazione del diritto umano fondamentale della libertà di religione o di credo, ma sarebbe anche percepita come un segnale che le persone con un retroterra ebraico o musulmano non sono più benvenute sull'isola.

La circoncisione è stata praticata per migliaia di anni da comunità religiose in tutto lo spettro della fede; è una caratteristica fondamentale della pratica religiosa sia nel giudaismo che nell'islam, nonché in alcune tradizioni cristiane, come quelle della Chiesa ortodossa etiope e della Chiesa ortodossa eritrea. La circoncisione non è una cerimonia opzionale, al contrario è al cuore della pratica religiosa. È con questo particolare rito religioso, che fornisce loro un segno dell'alleanza di Dio con l'umanità, che i bambini maschi sono accolti nella loro religione. Per queste comunità, si tratta di un'espressione integrale della fede.

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15-03-2018-