Egitto. Di Maio: per aiutare Zaky meglio il silenzio. Ma è polemica per la cautela del ministro

zaki di maio"Più aumenta la portata mediatica più l'Egitto si irrigidisce". Amnesty: "Non parlarne aiuta i governi repressivi". A 15 mesi esatti dalla carcerazione di Patrick Zaky il ministro degli Esteri Luigi Di Maio gela tutti: "Più aumenta la portata mediatica del caso più l'Egitto reagisce irrigidendosi e chiudendo i canali di comunicazione. Non illudiamoci che porteremo a casa risultati facendo in questo modo". La reazione è di imbarazzo e sconcerto se si pensa alla campagna che sin dal primo giorno ha aiutato lo studente egiziano detenuto a Tora, alla periferia del Cairo, a non scomparire dall'attenzione del Paese e internazionale: appelli degli amici e compagni di studi - Zaky è iscritto al master in Studi di genere dell'università di Bologna e proprio in questo periodo avrebbe potuto laurearsi - mobilitazioni del mondo accademico e politico, risoluzioni del Parlamento europeo fino all'approvazione in Senato della richiesta di cittadinanza italiana.     ... segue