Sandri tra i profughi ucraini: porto l'amore del Papa e il suo dolore per la guerra

card sandri in romania"Lo Spirito Santo riempia la terra e porti la pace": la preghiera in Romania del cardinale prefetto della Congregazione per le Chiese orientali guarda alla Pentecoste e sostiene la sua visita, che si conclude il 5 giugno. La presenza del porporato per dire grazie ad una popolo che ha accolto migliaia di persone in fuga dall'Ucraina, in modo generoso, organizzato e concreto. "La fraternità vissuta qui - spiega - rende evidente il messaggio e il desiderio di pace del Papa"
 

Gabriella Ceraso - Città del Vaticano 

Una preghiera allo Spirito Santo, alla vigilia della Pentecoste per il rito latino, "perché riempia al terra e porti la sua pace, e dia a tutti il coraggio di vivere come fratelli e costruire una società nuova". Così il cardinale Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali, si congeda idealmente dalla Romania, che lascerà il 5 giugno dopo quattro giorni intensi, nel corso dei quali ha portato la vicinanza di Papa Francesco ai cattolici del Paese e ai tanti profughi ucraini accolti con "una meraviglia di generosità". Sono le parole che il porporato argentino usa nell'intervista a Vatican News, nella quale parla anche del camion di aiuti di prima necessità portato dalla delegazione vaticana da lui guidata. "Ho detto ai profughi - sottolinea - che il Papa è vicino e soffre per quanto sta accadendo e di cui non vede la fine". E che se ancora non è potuto essere "fisicamente in Ucraina", la fraternità della Chiesa di Cristo, "rende evidente" la sua presenza.

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