“Dopo lo shock e il terrore, adesso cominciamo a fare i conti con la portata delle rovine materiali e spirituali che il terremoto ha lasciato nelle nostre vite. Comincia un tempo duro, dove saremo chiamati a confessare e testimoniare anche in questa situazione che il Padre Nostro che è nei cieli ci vuole bene e vuole la nostra salvezza”. A dieci giorni dal terremoto che ha seminato morte e distruzione in un’ampia regione tra Siria e Turchia, Joseph Tobji, Vescovo maronita di Aleppo, racconta all’Agenzia Fides le tante oscurità e le poche luci che segnano il presente e il futuro del suo popolo. Davanti alla nuova tragedia che ha travolto anche gli aleppini, il Vescovo si fa carico delle tante domande che chiamano in causa anche la fede. E manifesta scetticismo davanti alle voci di annunciati “alleggerimenti” delle sanzioni economiche occidentali che da più di un decennio affaticano le vite di milioni di siriani. “Su questo argomento” dice “mi sembra stiano circolando parecchie bugie”. Leggi su oraprosiria.blogspot.com