Lettera da Aleppo: terremoto, un’altra sfortuna nella tragedia siriana.

Lettera da Aleppo terremoto unaltra sfortuna nella tragedia sirianajpgDi Nabil Antaki.  Trad. Maria Antonietta Carta Alle ore 04:17 di lunedì 6 febbraio 2023, sono bastati quarantacinque secondi per gettare in strada l'intera popolazione di Aleppo. Era buio, pioveva e faceva freddo, 2 gradi Celsius, quando la terra tremò. Gli edifici crollavano, altri si spostavano, soprattutto i piani superiori. I mobili ballavano, ninnoli e quadri cadevano a terra, i vetri si rompevano, i muri si crepavano, sassi, pezzi di cemento o intonaco cadevano dalle pareti o dai soffitti ferendo gli abitanti, bottiglie di olio, sciroppi, detersivi uscivano dai loro armadietti in cucina rovesciandosi sul pavimento e, soprattutto, il rumore assordante, un rumore terrificante, delle porte che sbattevano e delle finestre che si aprivano. Durò 45 secondi. Un'eternità.
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