Attacco a scuola cattolica in India

Indore, 14. Alcuni leader indù, musulmani e sikh di Unjjain hanno condannato il recente attacco contro una chiesa e una scuola cattolica nei pressi della città situata nell'India centrale. "Nessun popolo civile può approvare un simile attacco", ha detto Umesh Nathji Maharaj, guida religiosa indù, a Ujjain. Il 5 aprile scorso - riferisce l'agenzia di stampa Ucanews - alcuni membri del consiglio mondiale indù (Vhp), gruppo che vuole fare dell'India una nazione indù, hanno danneggiato mobili e abbattuto una statua della Beata Vergine custodita all'interno degli uffici della scuola, la Jai Amla Convent Co-ed High School. La scuola accoglie più di mille bambini dalla prima alla decima classe, solo quindici di loro sono cristiani. Gli altri sono indù e musulmani. La diocesi di Ujjain gestisce cinquantuno scuole ed è considerata uno dei maggiori fornitori di educazione nella zona. Ujjain si trova a cinquantacinque chilometri a nord di Indore, capitale commerciale dello Stato del Madhya Pradesh. Secondo don Joseph Palapillil, direttore della scuola, gli attivisti del Vhp si sono poi trasferiti dalla scuola alla vicina chiesa di st. Anla, dove hanno rotto un'altra statua mariana e hanno strappato una Bibbia e alcuni libri di preghiera. Maharaj ha espresso la sua "forte condanna di quest'atto vergognoso. Distruggere statue e materiale di devozione - ha sottolineato la guida religiosa indù - è inaccettabile per qualsiasi società civile. In questo Paese tutte le religioni sono uguali e si rispettano reciprocamente". Inoltre, Maharaj ha riferito che la delegazione interreligiosa, composta da musulmani, indù e sikh, è rimasta sorpresa nel constatare che ventidue dei ventiquattro membri del personale della scuola sono indù. "L'istituzione sta servendo la comunità indù, e gli indù ne traggono pieno vantaggio".
(©L'Osservatore Romano - 14-15 aprile 2008)