Per sentirsi parte viva della Chiesa

card tauran--400x300Dal 3 all’8 luglio si è svolta la visita in Bielorussia del cardinale JeanLouis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, quale inviato speciale del Santo Padre per i 400 anni dell’arrivo nel Paese dell’icona mariana che si venera nel santuario di Budslau. Proprio nel santuario, il 5 e 6 luglio, ha avuto luogo il momento centrale delle celebrazioni, cui, secondo un’antica tradizione ripresa dopo i tempi della repressione totalitaria, accorre un grande numero di fedeli dalla Bielorussia e anche dalle nazioni vicine. Anche in questo caso l’afflusso si è rivelato imponente, con circa quarantamila partecipanti, molti dei quali hanno percorso a piedi la distanza — sp esso centinaia di chilometri — tra i propri luoghi di origine e il santuario, pregando e digiunando. Si è trattato, in particolare per i molti giovani, di un’esperienza a lungo attesa e intensamente vissuta. Anche gli anziani sono stati profondamente colpiti dalla presenza dell’inviato speciale del Santo Padre, che ha portato non solo la benedizione di Papa Francesco, ma anche la solidarietà della Chiesa universale per le sofferenze atroci da loro subite negli anni ancora recenti della persecuzione. Il porporato, alla luce dell’esempio offerto dalla vita della Vergine Santa, ha insistito sulla bellezza dell’incontro con Cristo e del sentirsi parte viva della Chiesa, famiglia dei figli di Dio presente ovunque e alla quale ogni cattolico, a qualsiasi latitudine del mondo, appartiene. Il cardinale Tauran ha altresì affidato la Bielorussia, con le tensioni che essa vive, alla protezione della Madre di Dio, che certo non abbandonerà un popolo rimasto così a lungo fedele a Dio e alla Chiesa. L’inviato speciale, oltre a incontrare con commossa partecipazione i fedeli che gli si stringevano attorno in gran numero e che hanno pregato per lunghe ore in ginocchio e con commozione, ha avuto modo di intrattenersi con i vescovi e gli ordinari cattolici della Bielorussia, coi quali ha concelebrato sia a Budslau, sia nella cattedrale di Minsk, domenica 7 luglio. Ha inoltre incontrato, nel corso di un prolungato colloquio, ampiamente coperto dai media locali, il presidente della Repubblica di Bielorussia Alexander Lukashenko, il metropolita Filaret, esarca patriarcale di tutta la Bielorussia, responsabile per il Patriarcato di Mosca degli ortodossi del Paese, il corpo diplomatico, nonché i rappresentanti delle istituzioni civili, accademiche e di varie religioni. Infine ha concluso la visita con un incontro con il ministro degli Affari esteri, signor Vladimir Makei. Il presidente ha voluto sottolineare l’imp ortanza dell’avvenimento e la riconoscenza della Bielorussia, decidendo l’emissione di uno speciale francobollo in occasione delle celebrazioni giubilari.

© Osservatore Romano - 11 luglio 2013