Il Consiglio d’Europa e la libertà di culto

bussola-dei-valori-fondamentaliSTRASBURGO, 30. «La libertà di culto nel mondo di oggi, sfide e garanzie» è il tema scelto dal Consiglio d’Europa per il sesto incontro sulla dimensione religiosa del dialogo interculturale, che si svolgerà a Yerevan, in Armenia, il 2 e 3 settembre prossimo. L’evento verrà aperto dal ministro degli Affari esteri armeno, Edward Nalbandian, attualmente presidente del comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, e dal Patriarca supremo e catholicos di tutta l’Armenia, Karekin II. L’Armenia ha inserito tra le principali priorità della sua presidenza del comitato dei ministri (16 maggio - 14 novembre 2013) la promozione dei valori europei attraverso il dialogo interculturale.
L’obiettivo è quello di rafforzare, ai sensi dell’art. 9 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, le azioni di lotta contro l’intolleranza e di promozione della libertà religiosa. L’incontro di Yerevan riunirà delegati di comunità religiose e non religiose, professionisti dei media, nonché esperti, universitari e rappresentanti di organizzazioni internazionali e di organizzazioni non governative. Parallelamente alle sessioni plenarie, durante questa sesta edizione, saranno organizzati tre workshop sulle seguenti tematiche: «Libertà di culto, di coscienza e di pensiero: un diritto umano fondamentale nelle società contemporanee»; «Tutela delle persone appartenenti a minoranze religiose, dei credenti e non credenti, e il loro contributo alla lotta contro l’intolleranza, la discriminazione e il discorso dell’odio relativamente alla libertà religiosa»; infine, «Piste per un’azione futura in Europa e oltre i suoi confini: educazione giovanile e azioni di sensibilizzazione alla religione e alle convinzioni religiose, dialogo e cooperazione tra e con rappresentanti religiosi e non religiosi». La storia europea, sottolineano gli organizzatori dell’incontro, è strettamente legata all’evoluzione delle tendenze in tema di credenze religiose. Da sempre e sotto vari aspetti, la dimensione religiosa ha sollevato importanti questioni connesse al contesto sociale e alla politica generale di tutti i Paesi.

© Osservatore Romano - 31 agosto 2013