Riconciliazione e stabilità per l'Iraq

papa-francesco-colomba-2Riconciliazione, pace, unità e stabilità "per la cara nazione irachena, purtroppo colpita quotidianamente da tragici episodi di violenza": le ha invocate Papa Francesco, all'udienza generale di stamattina, mercoledì 30 ottobre, al termine della quale, nell'auletta dell'Aula Paolo VI, ha salutato alcuni esponenti religiosi del Paese. Presentata al Pontefice dal cardinale Jean-Louis Tauran, presidente del Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso, la delegazione era composta da rappresentanti delle sovrintendenze irachene sciita e sunnita, cristiana, yazidita e sabita.
Prima dell'invito a pregare per l'Iraq, il Santo Padre, proseguendo le catechesi sul Credo, aveva parlato ai fedeli presenti in piazza San Pietro della "comunione tra le persone sante". Che, ha spiegato, costituisce "una verità tra le più consolanti della nostra fede, poiché ci ricorda che non siamo soli ma esiste una comunione di vita tra tutti coloro che appartengono a Cristo". Un legame tra cielo e terra, che unisce tutti i cristiani, sia viventi sia defunti, e che è conseguenza dall'amore trinitario, grazie al quale - ha aggiunto - "possiamo diventare veramente un cuore solo e un'anima sola". Perché "l'amore di Dio brucia i nostri egoismi, i nostri pregiudizi, le nostre divisioni interiori ed esterne" e "brucia anche i nostri peccati".
Un secondo aspetto richiamato dal Papa riguarda il bisogno che la nostra fede ha "del sostegno degli altri, specialmente nei momenti difficili. Se noi siamo uniti la fede diventa forte. Quanto è bello sostenerci gli uni gli altri nell'avventura meravigliosa della fede", ha commentato. Del resto "la tendenza a chiudersi nel privato ha influenzato anche l'ambito religioso, così che molte volte si fa fatica a chiedere l'aiuto spirituale di quanti condividono con noi l'esperienza cristiana". In proposito il Papa si è chiesto: "Chi di noi tutti non ha sperimentato insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede"? E la risposta è stata una piccola confessione: "Tutti, anch'io". Ma "tutto ciò - ha puntualizzato - non deve stupirci, perché siamo esseri umani, segnati da fragilità e limiti".

(©L'Osservatore Romano 31 ottobre 2013)

Speaker:

[أَودُّ أن أُكلِّمكُم اليوم عن حقيقةٍ جميلةٍ جدّاً في إيماننا المسيحيّ، وهي "شَركةُ القدّيسين". إِنَّها حقيقةٌ مُعزّيةٌ للغاية، إذْ تذكّرُنا بأنّنا لسنا لِوَحدنا، وبأنَّ هنالك شَركةُ حياةٍ بينَ كلّ الذينَ ينتمونَ إلى المسيح. فالكنيسةُ، بمَفهومِها العميق، هيَ شَركةٌ مع الله، شَركةُ محبةٍ معَ المسيحِ ومع الآبِ في الروحِ القُدس، والتي تَبْلغُ إلينا في الشَّركةِ الأخويّة. إِنَّ العَلاقةَ بينَ يسوعَ والآبِ هِيَ "رَحِمُ" الرباطِ القائمِ بيننا نحنُ المسيحيّين: فإذا اتّحدْنا باطنّياً بهذا "الرَحِم"، يمكننا عندئذٍ أن نصيرَ بالفعلِ قلباً واحداً وفِكراً واحداً، لأنَّ محبةَ اللهِ تُحْرِقُ أنانيّتَنا، وإجحافَنا، وإنقساماتِنا الداخليّةِ والخارجيّة. إِنَّ شَركةَ القديسينَ تتجاوزُ الحياةَ الأرضيّة، وتَتَخَطَّى الموتَ وتَدومُ إلى الأبدِ. فالشَّركةُ الروحيّةُ المولودةُ من المعموديّةِ لا تَنحَلُّ بالموتِ، وإنّما بِفَضْلِ قيامَةِ المسيح، تُكْمِلُ مَسيرَتَها إلى أنْ تبلُغَ إكتمالَها في الحياةِ الأبديّة. إذاً هنالك رباطٌ عميقٌ لا يُفسَخُ بينَ المؤمنينَ الذين ما يزالون يَحجّونَ في هذا العالم وأولئكَ الذينَ عَبَرُوا عَتَبَةَ الموتِ ودخلوا الأبديّة. هذه الشَّركةُ بينَ الأرضِ والسماءِ تَتَحَقَّقُ بشكلٍ خاصٍ في صلاةِ التَشَفُّعِ، أسمى أشكالِ التضامُن، والتي تَكْمُنُ وراءَ الإحتفالاتِ الليتورجيّةِ  الخاصةِ بجميعِ القدّيسين وتذكارِ الموتى المؤمنين، التي سنحتَفِلُ بها في الأيامِ القادمة].

 


Santo Padre:

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua araba, in particolare a quelli provenienti dall’Iraq. Quando sperimentate insicurezze, smarrimenti e perfino dubbi nel cammino della fede cercate di confidare nell’aiuto di Dio, mediante la preghiera filiale, e, al tempo stesso, di trovare il coraggio e l’umiltà di aprirsi agli altri. Quanto è bello sostenerci gli uni gli altri nell’avventura meravigliosa della fede! Il Signore vi benedica!

Speaker:

أتوجَّه ُ بتحيةٍ حارةٍ إلى الحجّاجِ الناطقينَ باللغةِ العربية، لا سيما أولئك القادمينَ من العراق. عندما تشعرون بعَدَمِ الأمانِ وبالضياعِ وحتى بالشكِّ في مسيرةِ الإيمان حاولوا أن تتّكلوا على معونةِ الله عَبرَ الصلاةِ البَنَويَّة، وفي الوقتِ عينه، تحلّوا بالشجاعةِ والتواضُعِ لكي تنفتحوا على الآخرين. ما أجملَ أنْ نعضُدَ بعضُنا بعضاً في مُغامرةِ الإيمانِ الرائعة! ليباركَكُم الربُ جميعاً