Testimonianza comune in un mondo globalizzato

stemma-papa-francesco-1Il Consiglio ecumenico delle Chiese di Ginevra (Cec) - World Council of Churches (Wcc) ha inaugurato mercoledì 30 ottobre la sua decima assemblea generale a Busan, in Corea del Sud, sul tema: "Dio della Vita, portaci alla giustizia e alla pace". I lavori della riunione proseguiranno fino all'8 novembre. L'assemblea, che è il più importante organo di gestione del Cec, è convocata ogni sette anni. La precedente aveva avuto luogo a Porto Alegre, in Brasile, nel 2006. Il raduno di quest'anno è ospitato dal consiglio di Chiese della Corea, nella diocesi di Busan. I partecipanti all'assemblea sono oltre tremila e comprendono delegati ufficiali in rappresentanza delle 345 Chiese e comunità ecclesiali affiliate al Cec, delegazioni di Chiese non membro e inviati di varie organizzazioni associate. Sebbene la Chiesa cattolica non sia membro del Cec, essa intrattiene una multiforme collaborazione con questo organismo, partecipando alla ricerca teologica della Commissione Fede e Costituzione sulle principali questioni che dividono ancora i cristiani nel campo dell'ecclesiologia e soprattutto tramite un gruppo misto di lavoro che coordina le varie attività e iniziative congiunte. Per tale motivo, è presente a Busan una delegazione cattolica ufficiale, i cui membri partecipano in veste di osservatori. Il cardinale Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani, è stato presente alla seduta inaugurale dell'assemblea per trasmettere ai partecipanti il messaggio augurale di Papa Francesco che pubblichiamo di seguito in una nostra traduzione italiana dall'inglese.


Al mio Venerabile Fratello
Cardinale KURT KOCH
Presidente
Pontificio Consiglio
per la Promozione
dell'Unità dei Cristiani In occasione della X Assemblea Generale del Consiglio Ecumenico delle Chiese, le chiedo di trasmettere i miei cordiali saluti e buoni auspici a tutti coloro che si sono riuniti a Busan, e in particolare al Segretario Generale, dottor Olav Fykse Tveit, e ai rappresentanti delle comunità cristiane presenti. Vi assicuro del mio grande interesse pastorale per le deliberazioni dell'Assemblea e ribadisco volentieri l'impegno della Chiesa cattolica a proseguire la sua lunga cooperazione con il Consiglio Ecumenico delle Chiese.
Il tema dell'Assemblea, Dio della vita, guidaci alla giustizia e alla pace, è soprattutto un'invocazione orante del Dio Uno e Trino, che attira tutto il creato verso il suo compimento per mezzo della forza redentrice della Croce di Gesù Cristo e l'effusione dei molteplici doni dello Spirito Santo. Laddove si custodisce il dono della vita e prevalgono la giustizia e la pace, il Regno di Dio è davvero presente e la sua potenza sovrana è già all'opera.
Per questa ragione, confido che la presente Assemblea aiuterà a consolidare l'impegno di tutti i seguaci di Cristo a favore di una preghiera e una collaborazione più intense al servizio del Vangelo e del bene integrale della nostra famiglia umana. Il mondo globalizzato nel quale viviamo esige da noi una testimonianza comune della dignità donata da Dio a ogni essere umano e la promozione efficace delle condizioni culturali, sociali e legali che consentono ai singoli individui e alle comunità di crescere nella libertà, e che sostengono la missione della famiglia quale pietra fondamentale della società, assicurano un'educazione solida e integrale dei giovani e garantiscono a tutti l'esercizio incondizionato della libertà religiosa. Nella fedeltà al Vangelo, e in risposta ai bisogni urgenti del presente, siamo chiamati ad andare incontro a coloro che si trovano nelle periferie esistenziali delle nostre società e a mostrare particolare solidarietà con i nostri fratelli e sorelle più vulnerabili: i poveri, i disabili, i nascituri e i malati, i migranti e i rifugiati, gli anziani e i giovani privi di lavoro.
Consapevole che la conversione autentica, la santità e la preghiera continuano a essere l'anima dell'ecumenismo (cfr. Unitatis redintegratio, n. 8), prego affinché l'Assemblea Generale possa contribuire a dare un nuovo impulso di vitalità e una nuova visione da parte di tutti coloro che sono impegnati nella sacra causa dell'unità dei cristiani, in fedeltà alla volontà del Signore per la sua Chiesa (cfr. Gv 17, 21) e in apertura ai suggerimenti dello Spirito Santo. Su tutti coloro che si sono riuniti a Busan invoco le abbondanti benedizioni di Dio Onnipotente, fonte di ogni vita e di ogni dono spirituale.


Dal Vaticano, 4 ottobre 2013,
festa di San Francesco d'Assisi

(©L'Osservatore Romano 31 ottobre 2013)